MILANO. Ruby, la17enne marocchina al centro del presunto scandalo che coinvolgeSilvio Berlusconi, esce allo scoperto e accusa la magistratura di averla usata per attaccare il premier.
Al Tgcom dichiara: “Sono stata ad Arcore solo una sera e quello che raccontano i giornali sono cazzate. Dietro questo polverone c’è una sola persona. Mi ha usata per attaccare il premier”. La giovane si riferisce ad uno dei pm della procura di Milano. E dice: “Sono dispiaciuta, vedo coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio”.
Nel suo racconto, tra l’altro, non c’è nulla che riguardi l’ormai noto “bunga bunga” né festini a luci rosse. “Un’amica – racconta ancora al Tgcom mi ha portato nella villa del presidente Berlusconi il 14 febbraio, è l’unica volta che ci sono stata, ma nessuno sapeva che ero minorenne, io ho detto di avere 24 anni. La serata è stata tranquilla,prima unacena, poi il premier si è messo a cantare. Era la prima sera che mi vedeva e per questo mi ha dedicato una canzone”. Verso mezzanotte Ruby lasciava Arcore. “Il premier – rivela la giovane – mi ha regalato una collanadi Damiani e dato una busta. Tornando, mentre ero in taxi, l’ho aperta e c’erano 7mila euro in contanti”. Alla domanda se sia normale ricevere tutti questi soldi la prima sera che vede una persona, lei risponde”No”, ma sottolinea chedietro la cifra non c’erano proposte o ricompense ad atti sessuali né da parte di Berlusconi, né di altri partecipanti alla serata. “L’amica che mi ha portato ad Arcore – continua Ruby – ha raccontato al presidente la mia storia e gli ha detto che avevo bisogno di aiuto. Per questo motivo lui mi ha dato la busta”. Un racconto analogo a quello di un’altra escort italiana che fu ospite del Cavaliere in Sardegna, a Villa Certosa.
Ma chi c’era quel giorno ad Arcore? Oltre a Berlusconi c’era Emilio Fede ma dal racconto di Ruby ne esce una normale serata goliardica: “Canzoni, racconti, niente sesso”. Il direttore del Tg4 lo aveva incontrato solo un’altra volta, durante un concorso di bellezza in Sicilia: “Ma non credo che lui si ricordi di me”.
Sull’episodio del furto in un appartamento in cui era stata ospite di tre ragazze conosciute in una discoteca e sul suo rilascio a seguito di una chiamata della presidenza del Consiglio dice: “In quell’occasione ho conosciuto Nicole Minetti, penso che l’abbia chiamata la stessa amica che mi ha portato ad Arcore”. Quello stesso giorno si è scoperto che Ruby in realtà era minorenne. “Lele Mora si è arrabbiato tantissimo, ‘non sentiamoci più’ mi ha detto. Poi ho parlato anche con il presidente del Consiglio: “Ho già avuto tanti problemi, avresti dovuto dirmelo che eri minorenne, mi spiace ma non potremo più vederci”, le ha detto Berlusconi.
Quella di Ruby è stata una vita difficile: a 12 anni cacciata di casa, di giorno cameriera, di notte nei locali a fare la danza del ventre. Prima di incontrare Lele Mora racconta di aver dormito anche sulle panchine.E ora, dopo il presunto scandalo, annuncia che il primo novembre diverrà maggiorenne e “mi prenderò la rinvincita contro chi mi ha messo nei guai”.
BERLUSCONI: “SONO UNA PERSONA DI CUORE”. In occasione della conferenza stampa ad Acerra sul tema dei rifiuti, Berlusconi ha risposto alla domanda di una giornalista sul fatto che la presidenza del Consiglio avrebbe favorito il rilascio di Rubyin un commissariato di Milano dopo che era stata arrestata per un furto di denaro in un appartamento in cui era stata ospitata da tre ragazze. A venirla a prelevare in commissariato sarebbe stata Nicole Minetti. “Io sono una persona di cuore e quindi mi occupo dei problemi delle persone. – ha risposto Berlusconi – Ma qui sto parlando di spazzatura vera, della spazzatura mediatica non mi occupo, la lascio a voi”. Poi, quando il sottosegretarioBertolaso stava per intervenire, il premier lo ha stoppato e ha detto: “Facciamo come ad Annozero: su domande, insulti e altre sconcezze, da parte mia contraddittorio zero”.
“UN ATTACCO AL DI’ E RESTO SEMPRE LI'”. Dopo il vertice di Acerra sull’emergenza rifiuti, il premier è volato a Bruxelles per il Consiglio Europeo. I giornalisti che lo attendono riescono a strappargli però qualche altra dichiarazione. In particolare, i cronisti domandano al presidente del Consiglio se davvero ci sia stata una telefonata di Palazzo Chigi alla Questura per far rilasciare la ragazza. “Non credo assolutamente attraverso Palazzo Chigi. C’è solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all’affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta pena – aggiunge il premier – perché aveva raccontato a tutti una storia drammatica a cui noi avevamo dato credito. Tutto qui”. “Per il resto – aggiunge il premier – vedo che c’è un’abitudine della sinistra a fare attacchi. Ho saputo che hanno un motto ben preciso da seguire, che fa ‘un attacco al giorno leva Berlusconi di torno’. Temo che saranno delusi. Oggi ne ho ricevuti due di attacchi e quindi il motto diventa ‘due attacchi al dì mi faranno restare… sempre lì'”. Spazio anche per lo scambio di battute nel corso del quale lo stesso presidente del Consiglio pronuncia quello che si annuncia ormai come un vero e proprio ‘tormentone’. All’inviata del Tg3 cui, infatti, Berlusconi si rivolge osservando che “mi sarei aspettato di ascoltare da lei il motto”, ricevendo in cambio un altrettanto ironico “quale, ‘bunga-bunga’?”, Berlusconi replica dicendo: “No, ‘bunga-bunga’ è una cosa seria. Intendiamoci, è una cosa seria. Il motto, invece, è forse meno serio e resteranno delusi”.
Proprio la telefonata ricevuta dai funzionari della Questura di Milano è però uno degli elementi ‘cardine’ su cui sta indagando la Procura di Milano, oltre agli aspetti di favoreggiamento della prostituzione, in relazione alla vicenda della minorenne che ha raccontato di aver partecipato alle feste del premier nella villa di Arcore. Dalla Questura di Milano, però, si fa sapere che non c’è stato alcun privilegio o trattamento preferenziale per la ragazza dopo la telefonata della Presidenza del Consiglio. Nei confronti della giovane, precisano dalla Questura, sono stati comunque eseguiti tutti gli adempimenti previsti dalla legge, d’intesa con il Tribunale dei Minori. Ruby venne portata negli uffici della Polizia alle ore 20, dopo la denuncia di una sua coinquilina che l’accusava di averle rubato tremila euro, e rimase là fino alle due di notte. In quelle sei ore, la ragazza, fa sapere la Questura, fu identificata e furono contattati i suoi genitori. Quindi, in mancanza di posto in comunità di accoglienza, d’accordo con il Tribunale dei Minori, si precisa ancora, venne affidata ad una persona che si era offerta di prendersene cura: Nicole Minetti, l’igienista dentale di Berlusconi diventata consigliere regionale in Lombardia. Nel frattempo gli inquirenti milanesi, attraverso il procuratore della Repubblica, Edmondo Bruti Liberati, ribadiscono che “il premier non è indagato”.
“Bunga Bunga” – Elio e le Storie Tese |
IMPAZZA IL “BUNGA BUNGA”.
Intanto, impazza il tormentone “Bunga bunga”. Cos’è? Non si sa esattamente. Le due paroline dal suono molto africano sarebbero uscite dalla bocca della ragazza marocchina Ruby che ai pm diMilano ha raccontato di feste nella villa di Arcore del presidente del Consiglio, dove gli ospiti conoscevano le regole di questo “gioco”.”Silvio mi disse che quella formula l’aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano”,così nei verbali la diciassettenne nord-africana definisce i dopo-cena con il premier. Per altri sarebbe legato ai racconti a luci rosse del leader libico, per altri ancora è un riferimento ad una barzelletta, già citata da Noemi Letizia nell’aprile 2009 in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno. L’allora diciottenne di Casoria, al cui compleanno partecipò il premier, parlò di una barzelletta raccontatale dal suo “papi”. “Vi sono due ministri del governo Prodi che vanno in Africa, su un’isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: ‘Vuoi morire o Bunga-bunga?’. Il ministro sceglie: ‘Bunga-bunga’. E viene violentato. Il secondo prigioniero, anche lui messo dinanzi alla scelta, non indugia e risponde: ‘Voglio morire!’. Ma il capo tribù: ‘Prima Bunga-bunga e poi morire'”. Barzellette a parte, cercando online,si trova una definizione decisamente erotica del “Bunga bunga”. Sta di fatto che sulla Rete sono iniziati ad apparire i primi video di questa nuova “danza sexy”, diventata il nuovo “waka waka”. Mentre sarebbe solo un “salotto” peril direttore del Tg4 Emilio Fede, che secondo indiscrezioni dei quotidiani sarebbe indagato per favoreggiamento alla prostituzione insieme a Lele Mora (a cui avrebbe presentato Ruby per inserirla nel “giro”).
EMILIO FEDE. “Di queste cose non so nulla, – dice Fede – il salotto lo chiamavano così. C’è un salotto a Villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c’era la musica”. Ma “bunga bunga non so cosa sia”. Fede smentisce la versione erotico-trasgressiva sulla festa raccontata dalla marocchina presente con lui, Lele Mora e l’ex igienista dentale del premier e oggi consigliere regionale lombardoNicole Minetti. “Questa Ruby – dice Fede a Radio Città Futura – l’ho forse vista un paio di volte, non so chi sia, non ho mai avuto rapporti di alcun genere con lei, non l’ho presentata a Lele Mora, non l’ho presentata a Berlusconi. Le serate a cui ho partecipato erano nella piena e totale normalità, con questa Ruby non sono mai andato da nessuna parte, non me lo ricordo affatto di essere andato con lei in limousine. Certo, ci sono state delle cene dove ero invitato, ma nessuna festa con ragazze nude, mai vista una persona nuda da Berlusconi. A Villa San Martino c’erano ragazze che venivano a cena, ma erano semplici cene, mai con un risvolto di trasgressione”.