SEUL.E’ la prima volta che lo dice pubblicamente: “Nel mio paese in questo momento ho qualche difficoltà”. Così Silvio Berlusconi, parlando in inglese, al primo ministro vietnamita Nguyen Tan Dung, nelle primissime battute dell’incontro bilaterale a margine del vertice del G20 a Seul, in Corea del Sud.
Il Cavaliere ha chiesto al capo del governo del Vietnam come stesse. Ottenuta la risposta, di rimando Berlusconi ha detto: “In my country I have some difficulties in this moment…”. Difficoltà che erano state in qualche modo certificate nella giornata di mercoledì anche dal sottosegretario Gianni Letta, che aveva parlato di “prospettive che si stanno restringendo” per l’esecutivo. Oggi lo stesso Letta ridimensiona la portata delle sue parole: “Quella di ieri era una battuta” ha detto a margine di un convegno.
IL VERTICE G20.Il vertice del G20 si apre ufficialmente stasera con la cena di lavoro tra i Grandi della Terra. Intanto si lavora febbrilmente per trovare un compromesso sui punti chiave in agenda, quelli legati alla politica monetaria e agli squilibri sul fronte delle bilance commerciali. Le posizioni in campo appaiono ancora molto distanti – come ha ammesso la stessa presidenza sudcoreana del G20 – e gli sherpa sono tuttora impegnati nel mettere a punto la bozza di conclusioni. Ma la palla passa ora direttamente ai leader: determinanti, infatti, sono i tanti incontri bilaterali che in queste ore si stanno succedendo. E gli occhi sono puntati soprattutto sui faccia a faccia del presidente statunitense Barack Obama col leader cinese, Hu Jintao, e con la cancelliera tedesca, Angela Merkel.
INCONTRO BOSSI-FINI. Giovedì è previsto l’incontro tra Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Sul piatto ci sarebbe l’ipotesi di un Berlusconi bis, ovvero l’apertura formale di una crisi. I colonnelli del Pdl oggi non escludono questa ipotesi: il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, intervenendo a “Mattino Cinque” si limita a dire: “Un punto fermo è la continuitá per la leadership Berlusconi nella presidenza del Consiglio, dopo di chè il confronto è aperto, ma quello è un punto fermo dal quale nessuno può recedere”. Quanto dunque all’eventualità di un premier diverso, ad esempio Tremonti, Cicchitto è lapidario: “In questa legislatura la cosa mi sembra sia impraticabile e non proponibile”.