NAPOLI. Lemergenza rifiuti a Napoli è a un passo dal tornare ai livelli record di duemila tonnellate di immondizia in strada.
A Taverna del Re non si sversa più perchè la discarica è satura, allo stesso modo negli Stir di Giugliano e Tufino. E lunedì è previsto lo stop anche per Caivano. Dunque, non cè più posto da nessuna parte, settecento tonnellate al giorno rimarranno senza raccolta ed è reale la prospettiva che a terra si accumulino già oggi millecinquecento tonnellate di rifiuti. In questa situazione si susseguono gli incontri tra Regione, Provincia e Prefettura. Il no della Puglia ad accettare limmondizia di Napoli ha indotto Caldoro e Cesaro a rinnovare gli appelli ai presidente delle Province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Ma la risposta è ancora una volta negativa.
TERZIGNO, ARPAC: “FALDE AVVELENATE”. Parco del Vesuvio, le falde acquifere sono inquinate e nei pozzi vicini alla discarica ci sono “metalli pericolosi e sostanze fortemente cancerogene”, con una presenza anomala di materiali come zinco, nichel, alluminio e boro. È quanto emerge dai risultati delle analisi dellArpac e dei tecnici dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, presentati ieri. E si prepara una nuova fase di guerriglia, con proteste, blocco dei camion e richieste di chiusura della discarica Sari. Applausi scroscianti ai tecnici della cittadinanza, poi rabbia verso i sindaci, con il coro di “assassini, assassini”.