Napoli affoga nei rifiuti. Napolitano: “Mai ricevuto decreto”

di Redazione

 NAPOLI.“La presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima né dopo la riunione del Consiglio dei ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal governo”.

Lo si legge in una nota del Quirinale in cui si aggiunge: “Il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso”.

COMMISSARIO UE: “COME DUE ANNI FA”. “Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c’è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata”. È quanto ha detto il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, che è da oggi a Napoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti. “Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l’Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe – ha aggiunto Pia Bucella – gli ispettori hanno però ribadito che questa volta non si accontenteranno solo della presentazione del piano ma vogliono che sia implementato”. In Campania stiamo dinanzi ad un caso “di non gestione del ciclo dei rifiuti”. È quanto ha detto il capo degli ispettori dell’Ue, Pia Bucella, incontrando i giornalisti al termine della prima sessione di lavoro della due giorni di visita in Campania. “Siamo del tutto favorevoli a liberare i fondi – ha detto Bucella – non appena vi sarà un piano di gestione adottato e implementato”. Bucella ha detto che “non basterà solo un piano adottato ma vogliamo avere la certezza che il piano di gestione venga attuato sul territorio”.

CITTA’ AL COLLASSO.Napoli sommersa dai rifiuti, sempre di più. Stamattina, lungo le strade della città, ci sono 2900 tonnellate e domani la situazione potrebbe nettamente peggiorare: se oggi non si riuscirà a conferire, si arriverà ad una quantità di 3600 tonnellate di immondizia non raccolta. Nel centro storico, come nei quartieri Posillipo e Chiaia, la scena non cambia: cumuli, enormi, dovunque. L’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, parla di una “situazione molto, molto grave”. “Al momento da parte degli organi preposti, vale a dire l’Asl e l’Arpac, non è pervenuta alcuna comunicazione relativa a casi di emergenza sanitaria – spiega – ma è un dato che, se non saranno previsti nuovi conferimenti, l’immondizia resterà in strada”. Il punto è sempre lo stesso: assenza di discariche – a Napoli c’è solo quella di Chiaiano dove il conferimento è di circa 700 tonnellate al giorno – e, di conseguenza, la saturazione degli impianti Stir di Giugliano e Tufino dove sversa Napoli. Un dato su tutti: stamattina all’impianto Stir di Giugliano si è riusciti a scaricare un solo mezzo proveniente da Napoli, vale a dire circa 12 tonnellate; sei, complessivamente i mezzi a Tufino. “Gli Stir stanno lavorando a ritmo molto, molto ridotto – ribadisce Giacomelli – questo vuol dire che entro oggi riusciremo a togliere dalle strade di Napoli un centinaio di tonnellate, vale a dire quasi nulla”. Centrale, a questo punto, la possibilità di sversare in altre discariche della Campania o d’Italia. Intanto, la scorsa notte, 41 mezzi hanno regolarmente sversato alla discarica Cava Sari di Terzigno.

ALLARME IGIENICO-SANITARIO. A lanciare l’allarme sono Maria Triassi, del Dipartimento di Igiene della Federico II, e Andrea Simonetti, entrambi membri della Società italiana di Igiene. “Serve un intervento immediato – affermano – perché Napoli versa in una condizione grave a causa dei rifiuti per strada che rappresentano un grande disagio per i cittadini”. I rischi connessi all’emergenza sono legati “alla presenza di randagi, ratti, blatte e insetti”. “Questi ultimi – sottolineano – sono vettori di malattie infettive gastro-intestinali”. Ecco perché si appellano alle autorità affinché “intervengano con urgenza”. “Occorre una soluzione immediata per togliere i rifiuti dalle strade e una soluzione a lungo termine che preveda discariche da realizzare in siti sicuri, differenziata e multe per chi non la fa e, infine, accelerare i tempi per la realizzazione dei termovalorizzatori”.

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