Caro Sindaco Ciaramella, questa mia lettera vuole essere innanzitutto unesortazione ad agire nei tuoi confronti non come giornalista (anche se approfitto dellhabitus per rivolgermi direttamente a te) ma come cittadino dellAgro Aversano stanco di vivere in un territorio martoriato.
Territorio che, comunque, non intendo lasciare. Al di là di tutti i problemi che tutti conosciamo e che non voglio ancora una volta evidenziare, mi rivolgo a te per quanto riguarda il problema dei rifiuti; quellemergenza rifiuti che ormai ha raggiunto limiti non più sopportabili per un paese civile. Tu e i tuoi colleghi del Consorzio GeoEco avete rassegnato le (finte) dimissioni per richiamare lattenzione degli organismi centrali. Tutti, però, ed anche tu, sapevamo che sarebbero state inutili. A questo punto credo che tu debba adottare, possibilmente di concerto con i tuoi colleghi primi cittadini, provvedimenti che effettivamente portino alla chiusura della città. I sindaci hanno un potere di emanare ordinanze in caso di necessità ed urgenza in settori quali la sanità listruzione, il commercio e, cosa più importante, sono i responsabili primi della salute dei loro concittadini. A questo punto, preso atto che siamo sicuramente in una situazione di necessità ed urgenza, ti chiedo di chiudere la città e di convincere i tuoi colleghi a fare altrettanto. Chiudiamo le scuole, chiudiamo gli uffici pubblici, chiudiamo gli esercizi commerciali, sospendiamo la fiera settimanale ed il mercato ortofrutticolo, chiudiamo lospedale garantendo solo le urgenze. I motivi per farlo ci sono tutti e saresti nella piena legalità. Provvedimenti troppo forti, addirittura ulteriormente punitivi per i cittadini e per leconomia locale penserai. Ma credo sia il solo modo per fare sì che finalmente qualcuno si accorga di noi.