AVERSA. Inquietanti segnali si manifestano di tanto in tanto nelle sale del comune normanno. Ma la stranezza che abbiamo scorto ci fa pensare. Chi si trova tra i corridoi del terzo piano, quello che corrisponde allaula consiliare, è obbligato a transitare davanti ad uno degli uffici più trafficati: le politiche sociali.
In altri termini, quelli che erogano i contributi, i soggiorni o le serate danzanti per coloro che si trovano in condizioni di indigenza. Fin qui tutto bene se non fosse per un piccolo, insignificante particolare. Al di fuori della porta troneggia una targa, di legno debano, con una scritta tutta luccicante simil oro con il nome dellassessore alle politiche sociali, lavvocato Gianpaolo Dello Vicario. La domanda alla Lubrano nasce spontanea: ma lavvocato Dello Vicario ha opzionato tale stanza fino al 2057 o ha fatto confezionare la targa perché gli piaceva il legno ed il simil oro? Vivremo nel dubbio, ma una cosa è certa: lattaccamento alle poltrone continua ad essere un fil ruge indelebile. Passano le legislature e talvolta anche i sindaci, passano gli assessori, (ma poi pensandoci mica tanto), i dirigenti furbacchioni, ma alcune cattive abitudini restano. Resta la certezza che tutto può farsi, che ad alcuni tutto è concesso, come potrebbe essere ad esempio un assessorato che da 5, pardon quasi 6 anni, è nelle mani della medesima persona. Ma, polemiche a parte, carina è la targa che fa tanto noir, con un monito simpatico allassessore Dello Vicario: attento che per invidia qualche collega di giunta potrebbe rubare lidea ed allora si che vedremo un sorgere di targhe luminescenti ovunque e non osiamo immaginare come potrebbe essere quella di Nicola Palmieri, assessore alla Nettezza Urbana!