Berlusconi: “Alleanza ex comunisti-ex fascisti-toghe rosse per farmi fuori”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA.“Dai giornali sembra che io sia premier quasi per caso come beneficiario di un sorteggio e non perché abbiamo vinto le elezioni. Noi continuiamo a governare con l’impegno di sempre, forti del sostegno degli italiani”.

Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in un nuovo messaggio ai Promotori della Libertà. “L’unica cosa che unisce gli ex comunisti e gli ex fascisti è far fuori Berlusconi e danneggiare l’Italia col soccorso rosso delle toghe politicizzate, pronte a intervenire ogni qual volta la situazione lo richieda. Ebbene, ancora una volta questa offensiva è stata e sarà respinta”.

“PM VOGLIONO SOVVERTIRE VOLONTA’ POPOLARE”. “In diciassette anni – ha aggiunto il Cavaliere – ne ho viste tante: hanno cercato con ogni mezzo di cancellarmi dalla politica e dalla storia, lo hanno fatto anche colpendomi fisicamente, ma mai, dico mai, i nostri avversari avevano raggiunto vette così vergognose di irresponsabilità, di cinismo e di illiberalità, violando le norme più elementari del diritto e usando illegittimamente l’arma dell’indagine giudiziaria a fini di lotta politica. Perché da troppo tempo una parte della magistratura persegue con ogni mezzo il sovvertimento della volontà popolare, e per far questo non si ferma davanti a nulla. Quando in un Paese democratico (e questo accade solo in Italia) si arriva a violare il domicilio del presidente del Consiglio, e a considerare possibile indiziato di reato chiunque vi entri, significa che il livello di guardia è stato ampiamente superato”.

“ANDRO’ AL TRIBUNALE DEI MINISTRI”. “Sia chiaro – ha detto ancora il premier – che io non ho alcun timore di farmi giudicare. Davanti ai magistrati non sono mai fuggito, e la montagna di fango delle accuse più grottesche e inverosimili in 17 anni di persecuzione giudiziaria non ha partorito nemmeno un topolino: i mille magistrati che si sono occupati ossessivamente di me e della mia vita non hanno trovato uno straccio di prova che abbia retto all’esame dei tribunali”. “Ma io ho diritto, come ogni altro cittadino, di presentarmi di fronte al mio giudice naturale, che non è la Procura di Milano ma il giudice assegnatomi dalla Costituzione, cioè il Tribunale dei Ministri che non è un tribunale speciale fatto apposta per me, ma è composto da giudici scelti per sorteggio. E avendo la coscienza totalmente tranquilla, lo faròappena sarà stata ristabilita una situazione di correttezza giudiziaria”.

“NON E’ UN PAESE LIBERO”. “Non è un Paese libero -ha proseguito- quello in cui quando si alza il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni. Non è un Paese libero quello in cui un cittadino può trovare sui giornali delle proprie conversazioni che fanno parte del proprio privato e che non hanno nessun contenuto penalmente rilevante. Non è un Paese libero quello in cui una casta di privilegiati può commettere ogni abuso a danno di altri cittadini senza mai doverne rendere conto”.

“LEGITTIMATI DAL POPOLO”. “Abbiamo avuto una continua legittimazione popolare e continuiamo quindi a governare con l’impegno di sempre, forti del sostegno solido e chiaro degli italiani che ancora oggi danno più del 45% alla nostra coalizione nei sondaggi”, ha sottolineato poi il presidente del Consiglio.

GIUSTIZIA E FISCO PRIORITA’. Le prorità del governo sono ora la riforma della giustizia e del fisco. A spiegarlo e’ stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un videomessaggio ai Promotori della liberta’. In consiglio dei ministri, ha detto, sono stati tutti i “cinque obbiettivi concreti” indicati dal governo – fra cui federalismo, sud, sicurezza – “a eccezione della riforma tributaria alla quale stiamo lavorando con le forze sociali e della riforma della Giustizia, cheè stata bloccata da Fini e dai suoi”. “Ma da oggi in poi queste riforme, già concordate con gli elettori, saranno in testa all’agenda del governo, insieme al federalismo”, ha assicurato Berlusconi.

PD. “Vedo i cultori dei videomessaggi in Africa settentrionale piuttosto in difficoltà. È meglio che Berlusconi ci faccia una riflessione, perché dal nostro lato del Mediterraneo si sta veramente oltrepassando la decenza”, ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile e di concussione sono molto gravi. Berlusconi dovrebbe sentire la responsabilità istituzionale di presentarsi al più presto davanti ai pm milanesi. Sono loro i titolari dell’inchiesta ed è con loro che si deve confrontare. Nella nostra democrazia non è previsto che un indagato possa scegliersi i giudici”, ha aggiunto la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.

IDV. “I videomessaggi di Berlusconi ormai ricordano il titolo di un romanzo di Soriano: Triste Solitario y Final. Il capo del governo è isolato, abbandonato dai suoi alleati, travolto dagli scandali. È alla fine del suo ciclo politico. Ma non per questo meno pericoloso, perché, come un animale ferito, cercherà di aggredire per non cadere, col grave rischio di devastare le istituzioni e la società italiana. Per questo le opposizioni e tutte le forze democratiche del Paese devono essere compatte nel difendere la tenuta della democrazia”. Lo afferma il capogruppo Idv Massimo Donadi.

NAPOLITANO: “BASTA SCONTRI”. PDL FRENA SU MANIFESTAZIONE. Con una brusca frenata, il Pdl ha ridotto la forte tensione politica, allimite dello scontro istituzionale, nata dall’annuncio della manifestazione di piazza, a cui avrebbe partecipato il premier Silvio Berlusconi, per protestare contro i pretesi abusi della magistratura. In mattinata, quando è stato confermato che la manifestazione si sarebbe svolta il 13 febbraio prossimo a Milano, la tensione ha toccato un picco. Poi è arrivata la frenata. Secondo fonti parlamentari ben informate, a determinare la svolta ha contribuito molto la moral suasion di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica è preoccupato, e non da oggi, della nuova contrapposizione fra politica e magistratura, nata intorno alla vicenda Ruby, e della vicenda di ‘casa An’. Per questo chiede da tempo di evitare ogni iniziativa che rischi di acutizzare lo scontro fra i poteri e istituzioni.

“INGORGO” DI MANIFESTAZIONI PER IL 13. Fra l’altro per il 13 febbraio si annuncia un “ingorgo” di manifestazioni. A parte quella – ora a rischio – del Pdl in piazza del Duomo a Milano, proprio nel capoluogo lombardo, sempre il 13 febbraio, Gianfranco Fini concluderà i lavori del primo congresso di Fli. A Roma invece nello stesso giorno bandiere tricolore e Costituzione alla mano sarà in piazza il Popolo Viola. Michele Santoro e Marco Travaglio (con loro anche Barbara Spinelli) hanno annunciato, sempre per il 13, una iniziativa a pochi passi dalla sua piazza Duomo, davanti al tribunale di Milano (da cui è partita l’inchiesta Ruby), “per sottolineare il livello di emergenza” e per schierarsi “in difesa dell’indipendenza dei magistrati, della libertà di informazione e dei valori della Costituzione”.

A MODENA PD RACCOGLIEFONDI PER BIGLIETTO ANTIGUA. Una sottoscrizione aperta dal Pd di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, per acquistare un biglietto di sola andata per Antigua a nome del presidente Berlusconi. “Contiamo di raggiungere la cifra di 586,22 euro corrispondente al costo del biglietto”, spiega il segretario del circolo Pd di Castelfranco Andrea Casagrande – nel caso in cui il destinatario non volesse usufruire del biglietto e’ previsto che la somma sia versata ad Associazioni del Volontariato che si occupano delle famiglie e delle persone colpite dai provvedimenti del Governo di questi anni”. Il Pd ha chiesto di partecipare con cifre piccole e sono arrivate donazioni anche solo di 50 centesimi. Se Berlusconi non accetterà il regalo il denaro verrà utilizzato in altro modo: “Una prima idea – spiega Casagrande – potrebbe essere quella di sostenere le iniziative a favore dei tanti anziani che, a differenza del presidente del Consiglio, con la pensione minima devono cercare di arrivare alla fine del mese”.

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