MILANO. Ci sono i numeri per portare a compimento la legislatura ed approvare tutti i progetti in cantiere, a partire dal federlismo e la giustizia, in particolare processo breve e intercettazioni.
E’ la rassicurazione data da Silvio Berlusconi al leader della Lega Umberto Bossi lunedì sera, durante una cena ad Arcore. Il Senatùr ha chiesto di non andare avanti solo per tenere a galla il governo, ma secondo il premier il percorso del suo esecutivo sarà caratterizzato da riforme. In cambio Berlusconi ha chiesto, però, di evitare strappi pericolosi per la tenuta della maggioranza e la possibilità di ampliarla. Mentre nessun accenno, almeno a quanto si è appreso, al caso Ruby, anche se la necessità di accelerare su processo breve e intercettazioni è strettamente collegata.
Alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, i vertici di Pdl e Lega hanno fatto il punto sui principali temi da affrontare, a partire dal delicato passaggio dell’incontro di mercoledì prossimo al Quirinale tra Giorgio Napolitano e Bossi per far ripartire il percorso del federalismo municipale.
I leghisti hanno chiarito di non voler porre nessun ultimatum alla legislatura purché il progetto riformista possa proseguire sulle direttrici prefissate, ribadendo la necessità di un riequilibrio della composizione delle commissioni parlamentari, ritenuto indispensabile sia da Bossi che da Berlusconi per rendere possibile uno spedito iter del processo riformatore.
All’incontro era presente anche il governatore del Piemonte, Roberto Cota, reduce da una missione negli Usa dove ha visitato gli stabilimenti della Chrysler. Non si esclude che durante la cena ci sia stato anche un confronto sulle questione Fiat in vista dell’incontro di sabato a Palazzo Chigi tra governo e l’amministratore delegato Sergio Marchionne.