Emergenza rifiuti, lettera di un cittadino aversano

di Nicola Rosselli

Il parcheggio nei pressi del cimiteroAVERSA. Gentili governatori, qualche tempo fa ho scritto una lettera di denuncia indirizzata alle vostre sedi , ma a distanza di mesi non è cambiato niente.

Il comune di Aversa ha applicato i paletti per chiudere l”area in cui veniva accumulata la spazzatura (in via Garofano, alle spalle del palazzo Vassallo, n.d.r.), ma lo schifo, il cattivo odore e la montagna di rifiuti si è sempre accumulata puntualmente, ed ancora oggi giace nella suddetta area. Come allora si nota che i rifiuti vengono raccolti in aree tipo Via Kennedy (Variante), antistante al “Delfino” mentre la discarica formatasi davanti alla mia abitazione, che dista pochi metri dall”area di raccolta precedente, viene puntualmente dimenticata”.

Viale Kennedy (Variante), contenitori vuoti davanti al DelfinoA scrivere è Rosario Pinto, un cittadino aversano stanco di vedere la propria abitazione letteralmente circondata da colline di spazzatura putrescente. Pinto si è rivolto, con una lunga e dettagliata nota corredata da fotografie, al sindaco di Aversa, all’ufficio tributi della stessa città, a Equitalia Polis S.p.a.Caserta, al Presidente Commissione Protezione Civile Regione Campania Michele Ragosta, al Presidente Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis, all’assessore Ambiente Ecologia della Provincia di Caserta Maria Carmela Caiola, ma il problema persiste.

“Addirittura in data 10/12 verso le 20.00 – continua la nota – notavo un muletto con uncontenitore dei rifiuti verdi del comune, che portava i rifiuti dalla variante e li depositava nell”area antistante la mia abitazione. Il muletto riusciva a passare perfettamente tra i due paletti applicati dal comune, probabilmente prima di applicarli sono state prese le misure? Quest”episodio conferma i miei dubbi citati nella precedente lettera, nella quale sostenevo che in quell”area vengono depositati rifiuti dei dintorni e probabilmente rifiuti tossici”.

il muletto (cerchiato in rosso) al lavoro nelle ore notturneIl signor Pinto ha anche documentato le proprie affermazioni. Infatti, sempre nella lunga nota afferma: “Per ogni periodo ho una foto dell”area antistante l”abitazione ed una della variante. A queste si possono aggiungere quelle scattate nei mesi scorsi. Infine volevo citare un ultimo episodio, la ciliegina sulla torta; dopo aver fatto le foto per l”ennesima volta alla discarica ed al muletto, rientrando in casa cosa trovo? L”avviso di pagamento di Equitalia Polis s.p.a., mi viene richiesto il pagamento della modica cifra di € 519,00 per la “tassa rifiuti solidi urbani”? E” assurdo ma vero, ho già pronto il ricorso che presenterò domattina stesso. Spero che come me, lo facciano tutti i condomini ed abitanti della zona. Però mi chiedo, con quale coraggio l”ufficio tributi di Aversa si permette di richiedere questo pagamento? Se facciamo il conto del dare e avere, probabilmente l”ufficio tributi deve dare qualcosa a noi per i danni di salute morali ed esistenziali. Spero che almeno la protezione civile ci tuteli e proponga di eliminare questa tassa almeno fino a quando non si vedano miglioramenti concreti. In attesa di ricevere un vostro cenno di riscontro con le ragioni per le quali bisogna pagare questa tassa o con una soluzione per gli episodi finora raccontati, invio i miei più cordiali saluti”.

Fin qui la nota di Rosario Pinto che non è nato ad Aversa, ma ha scelto di viverci con la sua famiglia perché la riteneva una bella città. Ora, crediamo, così come ci stiamo chiedendo tutti in questi giorni, che il signor Pinto si stia chiedendo: “Non è forse meglio liquidare le nostre attività in zona e lasciare queste terre per sempre?”. Forse per noi è già troppo tardi, ma non lo sarà per i nostri figli.

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