MILANO. Il gip di Busto Arsizio, Nicoletta Guerrero, ha convalidato larresto per il tunisino Ben Abdel Ganouni Sadallah che qualche giorno fa è entrato con un suv, sfondando la vetrata del Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa e aggredendo, armato di coltello, dei poliziotti
Luomoal momento si trova in carcere con laccusa di tentato omicidio, danneggiamenti pluriaggravati e resistenza a pubblico ufficiale; il suo difensore, Carlo Alberto Cova, nellinterrogatorio di garanzia ha riferito che le ragioni per cui ha agito sono svincolate da ideologie terroristiche, richiedendo una perizia psichiatrica. già nei giorni scorsi però il 43enne tunisino si era detto pentito del suo gesto che aveva seminato terrore nellaeroporto milanese.
Il nordafricano ha dovuto spiegare al gip le motivazioni del suo gesto e perché dopo lo schianto era sceso con un coltello in mano inseguendo i dipendenti di uno dei negozi del gate e le forze dell’ordine per essere infine fermato con un colpo di pistola a un piede.Ganoui nonè un terrorista, ma solo una persona bisognosa di cure”, dice il legale. Probabilmente da quanto siè potuto capire voleva attirare su di se’ l’attenzione con un gesto eclatante ma non certo studiato a tavolino e senza nemmeno valutare le conseguenze. Pare che volesse andarsene dall’Italia”.
Durante l’udienza di convalida gli è stato anche mostrato un video del sistema di sorveglianza dell’aeroporto dove si vede la drammatica scena di quando rincorre la gente con in mano il coltello. “L’ha spiegata dicendo che voleva difendere la sua famiglia ma non ha saputo spiegare bene da chi, ha continuato il legale“. Sadallah ha poi ammesso il furto del Suv, l’Hunday Tucson su cui viaggiava insieme alla moglie e due figli piccoli.