ROMA.Sollevare il conflitto di attribuzioni fra i poteri dello Stato “a tutela delle prerogative della Camera”.
E’ quanto chiedono in una lettera inviata al presidente della Camera, Gianfranco Fini,i capigruppo di maggioranza, Fabrizio Cicchitto (Pdl), Marco Reguzzoni (Lega) e Luciano Sardelli (“Responsabili”). Un’iniziativa che vede, quindi, la maggioranza accelerare sul caso Ruby, schierandosicompatta con il premier Silvio Berlusconi, indagato per i reati di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile.La richiesta di sollevare conflitto è infatti nei confronti della Procura e del gip di Milano titolari dell’inchiesta sui presunti festini “hard” ad Arcore. L’obiettivo è sottrarre Berlusconi al giudizio della magistratura ordinaria e affidare il caso al Tribunale dei ministri.
“All’Organismo parlamentare – si legge nella lettera trasmessa a Fini – non può essere sottratta una propria autonoma valutazione sulla natura ministeriale o non ministeriale dei reati oggetto di indagine giudiziaria. Né tantomeno ove non condivida la conclusione negativa espressa dal Tribunale dei ministri – la possibilità di sollevare conflitto d’attribuzioni davanti alla Corte costituzionale – assumendo di essere stata menomata per effetto della decisione giudiziaria, della potestà riconosciutale dall’Articolo 96 della Costituzione”. Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli parlano anche di “superficialità” che sarebbe stata dimostrata dai magistrati di Milano.
FINI: “NON CI SARA’ CONFLITTO TRA I MIEI DUE RUOLI”. A tal proposito, lunedì, alla domanda sull’eventualità che il Pdl sollevasse la questione del conflitto di attribuzione, Fini aveva spiegato che “non ci sono precedenti. Sarà una decisione presa alla luce dei regolamenti”. “Non ci sarà conflitto istituzionale tra il mio ruolo di presidente della Camera e il mio ruolo politico”, aveva aggiunto il leader di Futuro e Libertà. La questione, aveva sottolineato l’ex alleato di Berlusconi, “sarà valutata dall’ufficio di presidenza e dalla giunta per il regolamento”. A chi gli chiedeva cosafaràil suo partito, Fini rispondeva:”Credo che farà ciò che ha fatto fin qui, nella migliore tradizione della destra italiana. Fli ha un tratto distintivo nel tema della legalità, che vuol dire in primo luogo che la legge è uguale per tutti e chi sbaglia paga. Lo vorrei ricordare a qualche amico che ha dimenticato che questa era la posizione di An”.
FRANCESCHINI (PD): “SI CALPESTANO REGOLE”. “Trovo incredibile che i capigruppo di maggioranza, anziché portare in Aula provvedimenti che riguardano gli italiani e il Paese, siano solerti a muoversi solo per provvedimenti che servono a bloccare i processi del premier anche a costo di sollevare un altro scontro istituzionale e calpestare le regole delle Camere”, il commento del capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini.