Falsi appelli in tv per la figlia malata: bimba affidata ai servizi sociali

di Redazione

Luisa Pollaro con la figliaNAPOLI. È stata affidata ai servizi sociali del Comune di Napoli, su disposizione del tribunale per i minorenni, la bimba protagonista suo malgrado di una truffa che ha portato la madre agli arresti domiciliari.

Martedì mattina gli uomini della sezione minori della polizia municipale partenopea si sono recati nell’abitazione dove vive la famiglia, prelevando la bambina per condurla in una struttura protetta. La madre, fingendo che la propria figlia fosse affetta da una gravissima malattia e avesse bisogno di un intervento chirurgico negli Stati Uniti, aveva commosso centinaia di migliaia di persone e raccolto una ingente somma di denaro.

La trasmissione “Le Iene” aveva poi sollevato dubbi sul caso e, in seguito alle indagini svolte dalla Procura di Napoli, la mamma, di 36 anni, era finita agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata, falso ideologico e falso materiale.

Indagati dalla procura anche il marito e un amico della coppia. La donna, hanno ricostruito gli investigatori, falsificando alcuni documenti dell’istituto Gaslini di Genova, dove la bimba era stata ricoverata per disturbi non particolarmente gravi, aveva fatto risultare che la piccola era invece affetta dalla «sindrome del lobo medio» e che necessitava di una operazione urgente a Houston.

Oltre ad avere ottenuto il riconoscimento dell’invalidità al 100%, la mamma aveva partecipato a numerose trasmissioni televisive: i suoi appelli alla solidarietà le avevano permesso di ricevere aiuti in denaro stimati in centinaia di migliaia di euro. Nei mesi scorsi la procura aveva disposto anche il sequestro delle copie in giacenza di un libro in cui la bambina, sotto forma di diario, raccontava la sua inesistente malattia e l’attesa dell’intervento chirurgico.

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