ROMA.Accordo raggiunto: la Nato assumerà il comando delle operazioni militari in Libia sull’imposizione della “no fly zone”, finalizzata a neutralizzare i bombardamenti aerei sui civili da parte dell’aviazione di Gheddafi.
Resta però da chiarire un ruolo più ampio dell’Alleanza e, come indicato dal segretario generale Anders Fogh Rasmussen, resteranno due missioni parallele: quella della coalizione dei “volenterosi” e quella della Nato. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha ribadito che per la Francia il coordinamento della missione deve “rimanere eminentemente politico”. Dagli Stati Uniti, il segretario di Stato Hillary Clinton ha detto che “Gheddafi resta una minaccia” anche se l’intervento militare finora portato sulla Libia “ha avuto progressi significativi”.
L’intesa, annunciataper primodalla Turchia,prevede l’assegnazione alla Nato del coordinamento militare e la costituzione di una cabina di regia tra tutti i paesi che partecipano alle operazioni, sul modello della missione Isaf in Afghanistan. Ad impedire l’assunzione di un ruolo maggiore della Nato sono le differenze di opinione tra i 28 sull’opportunità di condurre raid aerei anche contro le truppe di terra di Gheddafi. Francia e Gran Bretagna lo ritengono necessario e pienamente conforme al mandato della risoluzione Onu, mentre altriPaesi, comela Turchia, li ritengono controproducenti e ne chiedono lo stop.
Il compromesso è stato accolto con particolare soddisfazione dall’Italia. Con il rientro sotto l’Alleanza del comando delle operazioni, sarebbe la base di Napoli ad ospitare il quartiere generale della missione. “Era esattamente quello che l’Italia chiedeva e anche se si tratta di un’intesa politica preliminare – hanno commentato alla Farnesina – il nostro giudizio è certamente positivo perché si tratta di un comando unico che evita una moltiplicazione di comandi”.
L’Unione Europea è pronta ad adottare nuove sanzioni per evitare che gli introiti da gas e petrolio finiscano nelle tasche di Gheddafi in modo da salvaguardare l’integrità territoriale della Libia. “Le operazioni militari si concluderanno quando la popolazione civile sarà al sicuro dalla minaccia di attacchi e quando gli obiettivi della risoluzione 1973 saranno raggiunti”. È uno dei passaggi del testo adottato dal Consiglio europeo. Nel testo si riconosce che le azioni della coalizione dei volenterosi lanciata dopo “il vertice di Parigi del 19 marzo”.
Intanto, nella notte Tornado britannici hanno lanciato missili su blindati libici ad Ajdabiya, nell’est del Paese, dove sono in corso violenti combattimenti tra lealisti e ribelli. Secondo un comunicato “aerei Tornado hanno lanciato un certo numero di missili Brimstone su veicoli blindati libici che minacciavano la popolazione civile ad Ajdabiya”.