Tremonti: “Il Sud va indietro”. E sul decreto sviluppo: “Non solo spiagge”

di Redazione

Giulio TremontiROMA. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non manca di elogiare il decreto sviluppo e le concessioni demaniali.

Una sua frase (“l’attenzione data alle spiagge, di cui, posso dirlo adesso, non me ne frega un tubo”) aveva suscitato numerose polemiche. Il provvedimento, sottolinea il ministro, “si espande dal Mezzogiorno alle opere pubbliche, l’attenzione si è curiosamente e freneticamente concentrata solo sulle spiagge”.

Intanto, durante il convegno “Crescere tra le righe” organizzato dall’osservatorio permanente dei giovani editori, Tremonti parla del Meridione. Discutendo della crisi e della crescita nel nostro Paese, dice che “il Nord Italia è la regione più ricca d’Europa, mentre il Sud è una realtà che va indietro e non avanza. Bisogna fare di più”. Il ministro è intervenuto al riguardo al convegno “Crescere tra le righe” organizzato dall’osservatorio permanente dei giovani editori. “Siamo l’unica economia europea duale – ha spiegato Tremonti – ma non vogliamo diventare un Paese diviso”.

Secondo il ministro, l’Italia potrebbe di nuovo superare la Germania in futuro anche se in questo momento il colosso tedesco cresce di più. “Per cinque anni – ha spiegato – siamo stati davanti alla Germania, poi la Germania ha fatto di più ed è avvenuto un cambiamento. Non è detto che tra qualche anno ci troviamo in una posizione ribaltata”. Tremonti ha quindi commentato ironicamente, con un “Welcome Germania”, la notizia che l’economia tedesca adesso “ha il terzo debito pubblico mondiale e noi siamo passati alla quarta posizione”.

“Parlando tra l’altro di stampa alla stampa, ho fatto notare che mentre il decreto sviluppo si espandeva dal Mezzogiorno alle opere pubbliche, dalla ricerca scientifica alla semplificazione, ai distretti-alberghieri, l’attenzione si è curiosamente e freneticamente concentrata solo sulle spiagge”. Così il ministro dell’Economia ha precisato l’espressione usata precedentemente al convegno (“l’attenzione che è stata data alle spiagge, di cui, posso dirlo adesso, non me ne frega un tubo”).

Le parole di Tremonti hanno sollevato numerose polemiche. “Tremonti dice che delle spiagge ‘non gliene frega un tubo’ mentre invece dovrebbe, visto i pochi soldi che lo Stato incassa per le concessioni demaniali e vista l’altissima evasione fiscale degli stabilimenti balneari”, hanno commentato in una nota congiunta Fai e il Wwf.

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