Manovra da 43 miliardi, il 30 giugno via libera dal governo

di Redazione

Tremonti-BerlusconiROMA.Silvio Berlusconi ha annunciato a Bruxelles che il governo presenterà la manovra economica giovedì 30 giugno in Consiglio dei ministri.

La manovra sarà da 43 miliardi: 40 miliardi per il triennio 2012-2014 a cui si aggiungono i 3 miliardi necessari per la manutenzione di quest’anno. “La manovra non avrà una cifra molto elevata, riguarderà l’immediato e sarà prodromica a quella che presenteremo prossimamente – ha detto Berlusconi – Stiamo lavorando. Abbiamo avuto delle proposte dal ministero dell’Economia, abbiamo dato al ministro dell’Economia l’autorizzazione a discuterne anche con i sindacati e con la Confindustria. Credo che stamani si sia svolto un incontro tra Cisl, Uil e con la signora Marcegaglia. Stiamo trattando con i vari ministri. Martedì ci sarà una riunione col ministro Bossi ed una rappresentanza della Lega, con Angelino Alfano e una rappresentanza del Pdl e col gruppo dei Responsabili. E se tutto procederà come speriamo che sia, porteremo il disegno completato in Consiglio dei ministri giovedì”.

La manovra economica sarà “unica, ma modulata su più anni. – precisa una nota di Palazzo Chigi – Giovedì il Consiglio dei Ministri varerà due provvedimenti. Il primo sarà un decreto legge per la manovra di finanza pubblica. In questo ambito, si è deciso che per la finanza pubblica la manovra sia unica ma progressivamente modulata su più anni, in linea con l’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2014. Sempre in questo decreto, sono in cantiere norme di grande e positiva incidenza per lo sviluppo economico. Il secondo provvedimento, che verrà approvato in parallelo, sarà il disegno di legge delega per la riforma fiscale ed assistenziale, tenendo sempre fermo l’impegno di pareggio di bilancio nel 2014”.

Giulio Tremonti ha incontrato in effetti venerdì mattina, al ministero dell’Economia, prima il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia e poi i segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Oltre a Tremonti, erano presenti anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, quello della Semplificazione Roberto Calderoli e il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri.

La manovra anticiperebbe dal 2015 al 2013 l’adeguamento dell’età di pensione alle aspettative di vita. Resta allo studio l’innalzamento dell’età di pensionamento per le donne anche nel privato, da 60 a 65 anni. La riforma fiscale prevederebbe un bonus per i figli, modulabile in base al numero degli stessi e destinato soprattutto alle famiglie a basso reddito. Si guarda al modello di alcuni Paesi europei dove lo sconto fiscale per il mantenimento dei figli arriva anche a 4-5.000 euro per ogni figlio a carico. Fonti tecniche confermano anche un’accelerazione sulla tassazione delle rendite, che arriverebbe dall’attuale 12,5% al 20% (esclusi i titoli di Stato). Si raffredderebbe invece l’ipotesi di ritoccare al rialzo le aliquote Iva ma resterebbe aperta la strada ad un aumento della stessa imposta solo per i beni di lusso.

Dalle attuali detrazioni per i carichi familiari si passerebbe dunque a sconti più pesanti per i figli. La misura potrebbe essere anticipata rispetto ai tempi più lunghi dell’attuazione della delega fiscale. Per ottenere bonus più significativi si lavorerebbe ad alcuni accorpamenti delle attuali detrazioni fiscali. Oggi ci sono 25 voci diverse di sconti fiscali riconducibili alla famiglia che pesano oltre 21 miliardi di euro l’anno, ma ci sono anche bonus che interessano una manciata di contribuenti e altri che valgono appena alcune decine di euro a contribuente. Una parte di queste risorse potrebbe essere utilizzata per queste detrazioni speciali per i figli che, di fatto, amplierebbero la no tax area per le famiglie più numerose.

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