TORINO.Un bimbo di nove anni è morto nell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un incidente alla centrale di distribuzione dell’ossigeno dove erano in corso lavori.
Sono in tutto sei i bambini coinvolti nell’incidente avvenuto oggi. Cinque di loro stanno bene e non si sono accorti del problema nella distribuzione dell’ossigeno. Il bambino deceduto respirava ossigeno puro al cento per cento, per cui ha subito conseguenze letali.
Il bambino era già in gravissime condizioni ed era ricoverato nel reparto Terapia Intensiva dell’ospedale Regina Margherita. La direzione regionale della Sanità del Piemonte ha sottolineato che l’impegno del personale, al momento dell’emergenza, ha impedito che l’incidente coinvolgesse altri pazienti con ulteriori drammatiche conseguenze.
“Un’anomalia inedita e imprevedibile”: il primario del reparto Rianimazione-Terapia intensiva dell’ospedale Regina Margherita di Torino, Giorgio Ivani, definisce così quello che è successo oggi sulla centrale di distribuzione dell’ossigeno. Ivani ha ricostruito quello è successo nel reparto prima del decesso del bambino.
“C’è stato – è il suo racconto – l’allarme sul monitor che segnalava irregolarità nell’erogazione dell’ossigeno. Nella prima verifica – ha sottolineato – sembrava che fosse tutto in ordine. La saturazione di ossigeno nel sangue del bambino, però, continuava a essere insoddisfacente e, quindi, a quel punto il personale è passato alla ventilazione manuale utilizzando la bombola di ossigeno. Purtroppo – ha aggiunto – è stato tutto inutile per le condizioni estremamente critiche in cui si trovava il bambino”. Ivani ha detto che “si è agito con celerità e tuttavia – ha affermato – un’anomalia assolutamente inedita e imprevedibile nel funzionamento del sistema ha generato la mancata erogazione dell’ossigeno che – ha concluso – è stata la causa del decesso del bambino”.