ROMA. È arrivato lunedì all’aeroporto di Ciampino l’aereo con la salma del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, 29 anni, ucciso sabato in Afghanistan da una bomba.
Tuccillo, nato a Palma Campania (Napoli) ma residente a Revine (Treviso), in forza al Battaglione logistico Ariete di Maniago (Pordenone), è il trentanovesimo militare italiano a perdere la vita in Afghanistan, dove, in questo momento, sono schierati in 4.200, il contingente più numeroso di sempre.
In un clima di silenzio e commozione, il feretro, avvolto nel tricolore, è stato fatto scendere dal C130 da 6 commilitoni di Tuccillo. Subito dopo la benedizione da parte dell’Ordinario militare, arcivescovo Vincenzo Pelvi e l’omaggio del ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha toccato con una mano la bara. Quindi, sulle note del “Silenzio” gli onori militari resi dal Picchetto d’onore del Battaglione Logistico Ariete di Maniago e da un picchetto Interforze. Affranti i familiari. È un dolore composto quello della moglie olandese Evelyn, il padre Tommaso e la mamma Rosa Piccola, le sorelle Marianna e Giovanna, incinta al settimo mese, accompagnate rispettivamente dal fidanzato e dal marito, che hanno seguito il feretro fino al carro funebre. Qui la moglie di Tuccillo si è chinata ad accarezzare più volte il cappello d’ordinanza posto su un cuscino rosso e poi la bandiera tricolore che avvolgeva la bara.
Subito dopo il carro funebre, alle 11.20, ha lasciato l’aeroporto di Ciampino diretto all’Istituto di medicina legale di Roma dove verrà effettuata l’autopsia, mentre la camera ardente sarà allestita alle 17 all’ospedale militare del Celio. I funerali di Stato si svolgeranno domani alle 11.30 nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Poi nel pomeriggio a Nola, nella parrocchia di Maria Santissima del Rosario, la stessa dove Tuccillo si era sposato meno di un anno fa, si celebreranno i funerali in forma privata.
“Gaetano vorrei ricordarlo come una persona solare, coraggiosa, un professionista modello, un soldato””, ha detto a Ciampino il tenente Marco Di Lorenzo, della Pubblica Informazione del Battaglione Logistico Ariete, lo stesso a cui apparteneva il militare ucciso. “Era alla terza missione in Afghanistan – ha aggiunto Di Lorenzo – ed era sempre disponibile ad impiegarsi nelle missioni a cui la forza armata lo chiamava. Era uno specialista: movimentava e si occupava della manutenzione dei mezzi logistici. Ora non lasceremo da soli né la moglie nè la famiglia, a cui staremo molto vicini”.
Ad Herat, intanto, migliorano le condizioni del militare rimasto ferito a una gamba nell’esplosione in cui è morto Tuccillo, il caporal maggiore Aniello Cerqua, paracadutista del 186/o reggimento della Folgore di Siena. Appena possibile verrà trasferito in Italia.
Intanto non si placano le polemiche, che la morte di Tuccillo ha riacceso, tra chi ritiene che la missione in Afghanistan debba proseguire e chi vorrebbe, invece, le truppe italiane subito a casa, come la Lega. Anche l’Idv, con il portavoce Leoluca Orlando, ritiene che sia giunto il momento del ritiro.
“Ridiscutere la presenza italiana in Afghanistan in relazione alla morte di un soldato è quanto di più cinico e inutile si possa fare. Quando la Lega o una parte della sinistra (non il Pd), si avvale di una tragedia per sostenere che bisogna ritirarsi dalle missioni, quella tesi è pelosa”, ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in un’intervista a Repubblica. “Non accetto che le ragioni e i modi della nostra partecipazione all’estero siano messe in discussione a ogni funerale – ha aggiunto – Mi rifiuto d’ora in poi di affrontare questo ragionamento in simili drammatici frangenti”. “Non c’è dubbio – ha spiegato il ministro – che la Lega da un lato conferma il proprio voto alle missioni estere, dall’altro le ha sempre criticate, dicendo in particolare per quella in Libia che bisogna ridurla se non annullarla”. “A me interessa – ha osservato – che continuino a votare a favore dello stanziamento delle risorse. Non credo che mancheranno questo impegno”.