P4, spunta intercettazione Berlusconi-Adinolfi

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli a carico del deputato del Pdl Mario Milanese e inviata alla Camera, spunta – secondo quanto apprende l’Ansa – la notizia di un interrogatorio …

… al quale è stato sottoposto alcune settimane fa il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in qualità di persona informata sui fatti, dai pubblici ministeri napoletani Francesco Curcio e Henry John Woodcock nell’inchiesta P4.

Nell’ordinanza a carico di Milanese, vi è inoltre un riferimento ad una intercettazione telefonica, nell’ambito dell’indagine P4, tra il premier Silvio Berlusconi e il capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, generale Michele Adinolfi. Quest’ultimo è indagato nell’inchiesta P4 per rivelazione di segreto e favoreggiamento. I riferimenti all’interrogatorio di Tremonti e all’intercettazione telefonica Berlusconi-generale Adinolfi – conseguenza di uno scambio di informazione tra i pubblici ministeri delle due inchieste – sono contenuti nella parte di ordinanza nei confronti di Milanese nella quale il gip fa riferimento alle esigenze cautelari ravvisate a carico del parlamentare del Pdl e ritenute tali da determinare la decisione di disporre la custodia in carcere dell’indagato.

Tremonti – secondo quanto apprende l’Ansa – sarebbe stato ascoltato a metà dello scorso giugno da Curcio e Woodcock, pochi giorni dopo la registrazione del colloquio telefonico tra Berlusconi e il generale Adinolfi (il telefono di quest’ultimo era sotto controllo). Al ministro dell’Economia sarebbe stata fatta ascoltare la telefonata registrata (il contenuto è al momento sconosciuto) e Tremonti avrebbe ampiamente risposto alle domande dei pm. L’interrogatorio di Tremonti è stato depositato alcune settimane fa tra gli atti posti a fondamento di alcune richieste formulate al gip dai pm napoletani.

Secondo il Corriere della Sera, il ministro Tremonti avrebbe denunciato l’esistenza di “cordate” interne alla Guardia di Finanza in vista della nomina del nuovo comandante generale. Di questo è stato chiesto conto anche al capo di Stato Maggiore Michele Adinolfi, durante l’interrogatorio che si è svolto il 21 giugno scorso di fronte ai pubblici ministeri che indagano sulla cosiddetta P4. E l’alto ufficiale, scrive sempre il Corriere, avrebbe rivelato di essere stato convocato da Berlusconi che gli chiese conto di alcune “trame” contro lo stesso Tremonti. L’incontro con il premier si è svolto agli inizi dello scorso giugno.

Non è, invece, esplicitamente riportato il riferimento alla registrazione della conversazione telefonica tra Berlusconi e Adinolfi,anche se è stato lo stesso ministro Tremonti – è scritto nell’ordinanza – a riferire ai pm come “alcuni rappresentanti” della Guardia di Finanza “siano in stretto contatto con il presidente del Consiglio”.

Ilgip di Napoli Amelia Primavera, definisce “assolutamente poco chiari” i rapporti finanziari tra Tremonti eMarcoMilanese: il ministro dell’Economia, secondo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere contro lo stesso Milanese,utilizza a Roma un immobile di via Campo Marzio n. 24 di proprietà del Pio Sodalizio dei Piceni, che l’ha concesso in locazione al deputato Milanese, consigliere politico del ministro fino al 28 giugno scorso, il quale paga un canone di 8.500 euro mensili.

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