ROMA. Tremonti si è arrabbiato perché per lui in questo momento i mercati contano più della gente. In un colloquio con Repubblica il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dice di non essersela presa per essere stato apostrofato “cretino” dal titolare dell’Economia.
La forma non mi interessa, perché è più preoccupante la sostanza del ragionamento di Tremonti. Quando si è venuto a scusare, Tremonti mi ha detto che i mercati sono l’unica cosa che gli interessa e che i mercati oggi si aspettano che facciamo e rivendichiamo tagli pesanti. Se invece vai a dire che in fondo la manovra non incide più di tanto sul pubblico impiego, i mercati ne traggono la conclusione che nella Finanziaria non c’è niente.
Per Brunetta la manovra certamente deve migliorare, anche se a saldi invariati. Deve diventare più intelligente. Ci sono norme giuste – osserva – ma ci sono dettagli che non hanno senso. È una manovra perfetta sui tempi e sui saldi, ma è stupida nei modi e a me pare che Tremonti cerchi proprio la stupidità. Se uno porta intelligenza a lui non va bene, ma io non posso fare a meno di essere intelligente.