Liguori (Udc): “Forza Italia fa demagogia”

di Nicola Rosselli

Pasquale GiulianoAVERSA. “L’ultima cosa di cui Aversa aveva bisogno, con i cumuli di immondizia in mezzo alle strade, era una crisi amministrativa.

Né Forza Italia può mettersi la coscienza a posto con iniziative demagogiche come quella del manifesto sul pagamento della Tarsu, che non contribuisce a risolvere il problema dei rifiuti ma, cavalcando la rabbia dei cittadini, contribuisce a creare confusione sulla gestione di un problema al quale Fi stessa non è stata estranea”. A parlare così non le opposizioni di centrosinistra, ma il rappresentante di una delle forze maggiori della Casa delle Libertà: Cesario Liguori dell’Udc, che mette a nudo le “sciocchezze” (per usare un eufemismo) che il partito di maggioranza relativa sta mettendo in atto in città. “Condividiamo – continua l’ex assessore regionale – quanto scritto dal senatore Giuliano quando fa riferimento alla necessità di una riflessione leale ed approfondita e di una gestione chiara e collegiale della res pubblica. E’ quanto da tempo noi chiediamo e può essere un punto di partenza per un chiarimento. Ma proprio Fi contraddice queste affermazioni quando si abbandona ad un diktat che non ammette discussioni, l’azzeramento della giunta, ragionando in termini esclusivamente numerici e ritenendo che il peso della propria rappresentanza possa da solo giustificare ogni tipo di richiesta, non tenendo conto proprio di quella invocata collegialità. Noi riteniamo invece che si debba partire, come dice il senatore Giuliano, dalla politica”. E qui Liguori si riporta alla Politica con la “P” maiuscola e affonda: “Questo significa che, in relazione al programma elettorale, Fi deve dire, per esempio, in modo chiaro come intende realizzare il governo dell’urbanistica e cosa pensa della commissione edilizia, come intende portare avanti il piano commercio in sospeso dalla scorsa consiliatura; riteniamo che si debba fare insieme una riflessione sullo stato del Pru e della realizzazione degli insediamenti produttivi e sulla progettualità da finanziare con i fondi europei. Solo un istante dopo si può ragionare di coalizioni o di maggioranze. Voler eludere la discussione sui problemi reali della città nei confronti dei quali la classe politica deve dare un indirizzo chiaro, per limitarla alla composizione della giunta o a una verifica numerica, significa invertire il percorso, partire cioè dalle conclusioni prima ancora di affrontare la premessa, aprendo la strada a quella ‘deriva qualunquistica’ che tutti dicono di voler evitare. E’ una operazione che, priva di contenuti programmatici, il comune buon senso cataloga esclusivamente come una operazione di potere fine a se stessa. Voglio sperare che non sia così, ma purtroppo come viene posta la questione, così appare. Azzerare la giunta significa aprire la strada alla destabilizzazione, alla paralisi amministrativa, ad interminabili trattative e discussioni, alla ricerca di nuovi equilibri. Ed allora, raccogliendo l’invito del senatore Giuliano, se non vogliamo ‘mortificare la politica’ recuperiamo tutti insieme un poco di buon senso, facendo prevalere gli interessi della città sugli interessi dei singoli partiti”.Una posizione, soprattutto, di buon senso quella di Liguori che, insieme agli altri segretari politici, ha chiesto a Fi di poter discutere con i diversi propri organismi locali e provinciali della richiesta del partito azzurro di azzerare la giunta, ma “solo per trascorrere un Natale tranquillo, poi si vedrà”. All’aversano comune, all’uomo di strada, una domanda sorge spontanea: “Ma perché il trio delle meraviglie Giuliano-Golia-Sagliocco non si mobilita per dare una mano a Ciaramella per ripulire Aversa prima che la spazzatura ci sommerga?”.

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