ROMA.Silvio Berlusconi è tornato a parlare questa mattina della lettera del governo alla Ue e delle contestazioni che arrivano da opposizioni e sindacati.
“Non esiste alcun accordo con la Lega per andare al voto nel 2012. Si tratta di invenzioni della stampa anche perché oggi l’Italia ha bisogno di stabilità è andare a elezioni sarebbe andare contro gli interesi del Paese. – ha detto il premier a Maurizio Belpietro su Canale 5 – Tra noi e la Lega c’è una alleanza solida, Bossi è sempre stato un alleato affidabile e abbiamo superato insieme ogni difficoltà, anche perchè non esiste in Italia una alternativa politica credibile. L’unico patto sottoscritto è quello con gli elettori, il solo che io riconosca, per cui lavoreremo 18 mesi per garantire gli impegni assunti con l’Ue. Il resto sono sogni dell’opposizione e invenzioni dei giornali. Far cadere il governo e aprire la campagna elettorale con un buco di governabilità di almeno 6 mesi sarebbe un danno gravissimo all’Italia e agli italiani”.
A proposito delle dimissioni di Bini Smaghi dalla Bce, Berlusconi ha detto che “il problema è che qualcuno possa pensare di comportarsi contro gli interessi del proprio paese, in questo modo causando uno spiacevole incidente con un paese amico”, Berlusconi ricorda come alla base della scelta di Mario Draghi al vertice della Bce, l’Italia abbia assunto con la Francia l’impegno di liberare il posto occupato da Bini Smaghi nel board della Banca Centrale Europea. “Vuole la logica che sia cosi. Per questo confido nel senso dello Stato e del dovere di responsabilità che certo non mancano al dottor Bini Smaghi perchè questa situazione spiacevole che si è creata e della quale il governo non ha alcuna responsabilità, si sblocchi al più presto”.
Quanto alla lettera alla Ue “in Europa abbiamo portato un piano preciso con un calendario di impegni che è un programma per i prossimi 18 mesi di governo. E in Europa non c’è stata una sola voce discordante sul nostro piano. Grazie a riforme coraggiose il nostro Paese ce la farà”. “I rapporti con Francia e Germania non possono essere intaccati da un episodio spiacevole che peraltro la signora Merkel ha già voluto chiarire. Tutti lavoriamo per garantire un futuro solido all’euro”, ha aggiunto Berlusconi tornando sulle risatine della cancelliera tedesca e di Sarkozy. Chiarimento che peraltro la Germania ha ufficialmente smentito.
Berlusconi non teme scontri sociali per le nuove norme sui licenziamenti. “L’obiettivo – dice il premier – è incentivare le assunzioni, non i licenziamenti. I dipendenti troveranno nello Stato, attraverso la cassa integrazione, la garanzia di essere remunerati e avere tempo di trovarsi un lavoro. La strada è quella indicata da un dl del senatore dell’opposizione, il giuslavorista Pietro Ichino, che per aumentare la competitività nel lavoro prevedeva riforme delle norme sui licenziamenti”.
Dopo aver molto parlato di un decreto sviluppo ci saranno altre misure per la crescita? chiede Belpietro. “No, questo che abbiamo presentato è il programma per l’Ue che ricomprende tutto quanto”, risponde il premier. Il candidato del centrodestra per le prossime elezioni sarà scelto con le primarie? “Certo – risponde Berlusconi – sarà un candidato che sceglieremo con un sistema elettorale su modello dei partiti americani, che coinvolgono nelle scelte della politica tutti i cittadini che desiderano partecipare”.