‘Ndrangheta, arresti tra Milano e Reggio Calabria: coinvolto anche un giudice

di Redazione

Ilda BoccassiniMILANO.Dieci ordinanze di custodia cautelare, tra i cui destinatari vi è anche un giudice del tribunale di Reggio Calabria, Vincenzo Giglio, quelle eseguite mercoledì mattina nell’ambito di un filone dell’inchiesta della Dda di Milano contro la ‘Ndrangheta.

Nel mirino la ‘ndrina dei Valle-Lampada e alcuni professionisti che li aiutavano. I provvedimenti, firmati dal gip Giuseppe Gennari, su richiesta del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, riguardano anche un consigliere della Regione Calabria, Franco Morelli del Pdl, unmaresciallo della Guardia di Finanzalombardo, Luigi Mongelli (accusato di corruzione), un medicodi Reggio Calabria (concorso esterno) e un noto avvocato di origini calabresi, Vincenzo Minasi, con studio a Como e Milano (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreto d’ufficio e intestazione fittizia di beni).Arrestati anche i presunti boss di clan calabresi, Francesco e Giulio Lampada, Raffaele Fermigno e Leonardo Valle. Ai domiciliari Maria Valle, moglie di un presunto boss.

Il maxiblitz contro la “zona grigia” della ‘ndrangheta, nato da una costola dell’operazione “Infinito”,è partito da Milano per arrivare a Reggio Calabria. A Giglio, 51 anni, presidente anche di Corte d’Assise, esponente di spicco di “Magistratura Democratica”, docente di diritto penale all’Università statale Mediterranea di Reggio Calabria, il procuratore Boccassini e i sostituti procuratori Paolo Storari e Alessandra Dolci contestano le ipotesi di reato di corruzione e favoreggiamento personale di un esponente del clan Lampada, con l’aggravante di aver commesso questi reati al fine di agevolare le attività dell’organizzazione mafiosa. Perquisito anche un altro magistrato di Palmi.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico