Firenze a lutto piange i senegalesi. Renzi: “La citta’ vittima del razzismo”

di Emma Zampella

Gianluca CasseriFIRENZE. È triste Firenze, spaventata e ammutolita dal gesto folle di Gianluca Casseri, che in una giornata di compere natalizie ha sparato alla folla in piazza Dalmazia, uccidendo due senegalesi.

Dopo poche ore ha continuato ad esplodere colpi di pistola, questa volta in piazza San Lorenzo, dove ha ferito gravemente altri tre senegalesi. Il sindaco Matteo Renzi ha proclamato il lutto cittadino: le bandiere a mezz’asta, i negozi chiusi e gli sguardi bassi, la gente ferita dal dolore e dallo sgomento.

Firenze adesso ha paura, ma vuole combattere il suo nemico, il razzismo. Un gesto isolato sicuramente, ma che fa ritornare il terrore di tanti anni fa, quando, come ha ricordato la fascia tricolore, un pacco bomba provocò una strage nel cuore della città. Recatosi sui luoghi della sparatoria, Renzi ha commentato: Questo è un giorno che Firenze non avrebbe mai voluto vivere, un giorno di dolore incredibile, che semina disperazione in un’intera comunità. Credo di interpretare il pensiero di tutta la città dicendo che oggi come 18 anni fa non ci siamo svegliati in una città mafiosa dopo le bombe dei Georgofili. Oggi dopo i morti di ieri non ci siamo svegliati una città razzista ma piuttosto come una città colpita al cuore dal razzismo. Sono sicuro però che con il lavoro di tutti la lotta alla xenofobia sarà vinta”.

Il lutto si avverte soprattutto tra quei banchi del mercato, scenario della strage. “No al razzismo oggi si chiude in segno di solidarietà con i colleghi ambulanti senegalesi”, è scritto sui biglietti affissi all’esterno dei banchi di San Lorenzo e nella piazza dove si sono consumati i due omicidi fiori e messaggi, in arabo e in italiano. Tante candele, posate durante la notte e alle prime luci dell’alba e la preoccupazione di una donna, italiana, che si è chiesta: “Chissà se le loro famiglie sono state informate”. “Non c’è un razzismo vero e proprio – racconta Mamadou, cittadino senegalese – ma non ci sono più i valori umani. Nessuno ti saluta quando esci di casa, gli italiani si stanno impoverendo e ci vedono come dei nemici perché non hanno più valori”. L’episodio è stato momento di riflessione anche nelle scuole e negli uffici pubblici, dove è stato rispettato un minuto di silenzio.

 Ma chi erano i due extracomunitari uccisi? Un messaggio arriva da Twitter: Samb Modou e Diop Mor sono le due persone uccise oggi a Firenze. Hanno un nome e avranno memoria”, si legge dal social network. Samb Modou, 40 anni, abitava a Sesto Fiorentino, in via Puccini e, secondo gli accertamenti dei carabinieri, era clandestino. Diop Mor, invece, aveva 54 anni, un regolare permesso di soggiorno e la residenza in via Primo Settembre. Modou e Mor sono stati uccisi tra la folla, tra i banchi del mercato di piazza Dalmazia. Insieme a loro è stato colpito un altro senegalese, Moustapha Dieng, di 34 anni, ricoverato a Careggi in prognosi riservata. Dieng, secondo fonti sanitarie, è stato raggiunto da due colpi di pistola. Un proiettile lo ha preso di striscio, mentre un altro gli ha trapassato il torace, entrando dall’alto e raggiungendo due vertebre dorsali. Potrebbe rischiare la paralisi. Ma il killer non ancora sazio della sua voglia di uccidere, verso le 15, si è recato al mercato di San Lorenzo ferendo gravemente Sougou Mor, 32 anni, e Mbenghe Cheike, di 42. Lacrime e commozione, sguardi bassi e tristi tra i familiari dei feriti, radunati all’esterno del reparto di rianimazione dell’ospedale.I medici dell’ospedale fiorentino hanno fatto sapere che i tre feriti “sono stabili, benché sempre gravi”. Sono in prognosi riservata e, sempre secondo fonti sanitarie, “non corrono imminente pericolo di vita”.

A Firenze dal 1998 Mbenghe, il secondo uomo ferito a San Lorenzo, ha una sua bancarella al mercato. A sostenerlo, all’ospedale di Santa Maria Nuova, la moglie e il nipote. Mbenghe, che abita con la moglie e un figlio piccolo, è stato operato in tarda serata. Intanto, sono in corso accertamento per constatare il movente della sparatoria. Si scava nella vita del folle simpatizzante di estrema destra che ha aperto il fuoco, prima di uccidersi perché braccato dalla polizia in un parcheggio vicino piazza San Lorenzo.

Un gesto omicida che al momento non ha motivazione. Gianluca Casseri era un 51enne che viveva nella provincia di Pistoia. Nella serata di martedì infatti sono state effettuate perquisizioni nelle due case dell’uomo a Cireglio (Pistoia) e a Firenze, in via del Terzolle. Qui gli investigatori hanno sequestrato libri di esoterismo e miti celtici, ma è più importante quello che non hanno trovato: manca l’hard disk del computer. La magistratura vuole capire se sia stato lo stesso Casseri ad aver pianificato la sparizione oppure se qualcuno abbia eliminato l’unico “magazzino delle notizie” dell’uomo. Casseri aveva invece allestito nel sottosuolo della sua casa di Cireglio (Pistoia) un laboratorio attrezzato per preparare le munizioni con cui andava a sparare al tirassegno. Nella cantina c’erano una pressa, bossoli e altro materiale per armare i proiettili. Ma, secondo quanto riferito dal sostituto procuratore Paolo Canessa, Casseri era solito fare la spesa negli ultimi tempi presso i mercati di piazza Dalmazia o di San Lorenzo. Un simpatizzante di Benito Mussolini, tale che nell’immediato della strage è riuscito a conquistarsi una pagina sul social network Facebook, daltitolo “Gianluca Casseri è morto per noi”.Una pagina estremamente offensiva e razzista nei confronti degli extracomunitari, considerati “il male della società italiana”.

“Siamo indignati”, ha fatto sapere in una nota il governo senegalese, che vuole arrivarein fondo a questa vicenda. E la strage ha avuto eco anche sui media arabi. “La strage avvenuta ieri a Firenze è la conseguenza della discriminazione razziale che si registra in Italia”, è stato sottolineato sulla tv iraniana in lingua araba “al-Alam”. “Al-Jazeera” invece titola: “Uno scrittore italiano uccide dei senegalesi a Firenze”, spiegando che “uno scrittore di estrema destra ha aperto il fuoco contro dei senegalesi uccidendone due”. L’edizione araba della Bbc ha parlato anche “della manifestazione spontanea tenuta ieri a Firenze dagli ambulanti senegalesi dopo la strage”, riportando le dichiarazioni di Renzi. Diverso, infine, il taglio del quotidiano libanese “el-Nashra” che ha titolato: “Strage razzista per le strade di Firenze”.

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