ROMA. “Sono i pecorai che fischiano, non i deputati”. Parole di Gianfranco Fini, nel corso della seduta della Camera di giovedì mattina per discutere della fiducia al decreto “salva Italia” del governo Monti.
Il riferimento del leader di Fli era ai deputati leghisti, dopo un acceso botta e risposta con l’esponente del Carroccio Gianluca Pini che, rivolgendosi al presidente dell’assemblea di Montecitorio, ha detto: “Lei è un cialtrone. La sua arroganza non ha veramente limiti”. Immediata la replica di Fini: “Non le consento di insultare la presidenza…è proprio vero che ogni botte dà il vino che ha”.
A quel punto è salita la tensione e la seduta è stata sospesa, con i leghisti Fabio Rainieri e Gianluca Buonanno espulsi dall’Aula. I lavori a Montecitorio erano ripresi dopo una seduta fiume conclusasi all’alba. L’obiettivo è arrivare venerdì sera al voto finale.
La Lega si è scatenata anche contro il ministro Piero Giarda mentre poneva la questione di fiducia sulla manovra. I deputati del Carroccio hanno intonato cori “vergogna, vergogna”. Proteste anche da Domenico Scilipoti: “Si calmi”, lo ha richiamato il presidente Fini.