ROMA. Fui io a indicare Monti nel 1994 come Commissario Europeo e a confermargli la fiducia per il secondo mandato. Conosco bene la sua serietà e competenza, e gli sono al fianco con lealtà.
Lo afferma Silvio Berlusconi in una intervista all’agenzia di stampa spagnola Efe. L’ex premier incoraggia Monti ad andare avanti e a far sentire più forte la voce dell’Italia in Ue. In questo momento aggiunge Berlusconi dobbiamo tutti lavorare nell’esclusivo interesse dell’Italia. Anzi, lo incoraggio a portare a termine il lavoro iniziato e ad affrontare senza esitazioni tutte le misure necessarie per liberarci dalle incrostazioni strutturali e burocratiche che ostacolano la crescita. Mi aspetto pure che faccia sentire la voce dell’Italia in Europa con ancor maggiore forza e determinazione.
Ero nel giusto prosegue il Cavaliere quando dicevo che le misure d’austerità non sarebbero bastate e bisognava cambiare le regole di questa Europa che è un’unione monetaria ma non politica, con una banca centrale priva degli strumenti di qualsiasi altra banca centrale come il battere moneta o essere prestatore di ultima istanza. Sono stato il primo a dire che bisognava investire per far ripartire le economie, e che gli investimenti infrastrutturali dovrebbero essere favoriti dall’emissione di bond europei.
E sulle prossime elezioni: Mi presenterò per il Parlamento, ma non mi candiderò alla presidenza del Consiglio, ha detto. Il Pdl ha aggiunto il Cavaliere ha eletto all’unanimità come segretario un giovane bravissimo, Angelino Alfano, che ha 35 anni meno di me. Tutta la mia generazione deve fare un passo indietro e lasciare spazio ai più giovani. Io ha proseguito avrò un ruolo di padre fondatore. Darò il mio contributo alla campagna elettorale quando la parentesi del governo tecnico si chiuderà.
Con la Lega, sottolinea,l’alleanza non è finita. Oggi la Lega vuol dimostrare la sua identità e ha una posizione diversa dalla nostra anche riguardo al governo. Questo non significa la fine della nostra alleanza. In questi anni, se un merito l’ho avuto è stato quello di riuscire a unire le diverse anime dei moderati dando stabilità al sistema politico e provocando cambiamenti profondi nella stessa sinistra, ha sottolineato poi l’ex premier. Per il futuro – ha ribadito – confido che con la Lega si possa avere una forte e leale collaborazione a tutti i livelli.
Mentre sui rapporti con l’Udc: Mi auguro che Casini e il suo partito, che è con noi in Europa nel Partito Popolare Europeo, abbiano la saggezza di capire che in Italia i moderati sono la maggioranza, ma vincono solo se restano uniti, ha dichiarato il Cavaliere.
Intanto, intesa raggiunta su temi e tempi delle riforme tra Pdl, Pd e Terzo Polo. Entro tre settimane l’avvio dell’iter a partire dalla riduzione del numero dei parlamentari. Ed entro la legislatura anche la legge elettorale. Quasi 200 parlamentari in meno. Circa 500 deputati contro gli attuali 630 e circa 250 senatori contro i 315 oggi insediati a Palazzo Madama. Dovrebbero essere questi i nuovi numeri di Camera e Senato se davvero sarà varata una nuova legge elettorale accompagnata da importanti modifiche costituzionali come si profila dall’intesa fra Pdl, Pd e Udc. E possibile che, come avviene in Germania, venga fissato solo un numero indicativo di parlamentari. I risparmi ipotizzabili ammontano a circa 50 milioni annui.