ROMA. Lo hanno scoperto per caso dopo una segnalazione giunta ai carabinieri a causa di una lite familiare
Un giovane disabile di 30 anni era rinchiuso come un animale in gabbia in un appartamento dai suoi stessi familiari. Terribile la scena che gli agenti si sono trovati davanti: il disabile era recluso in una stanza chiusa a chiave dall’esterno con una cancellata di ferro e senza finestre. Viveva tra i suoi stessi escrementi.
Nell’appartamento c’era sporcizia e cattivo odore ovunque, emanato soprattutto dalla gabbia nella quale era tenuto il giovane. Nella stessa abitazione vivevano la madre, la zia, il fratello con la propria convivente e il figlio diquattro mesi.Ed è stata proprio una lite tra questi ultimi ad attirare i carabinieri allinterno dellabitazione. I militari stanno ora verificando la responsabilità dei parenti delluomo, ricoverato ora presso lospedale San Giovanni al reparto psichiatria, in merito alle condizioni in cui veniva tenuto. Il bimbo di 4 mesi, figlio del fratello, e la convivente di 22 anni, invece, sono stati affidati ai servizi sociali.