“La Fornero al cimitero”: polemica tra Diliberto e il ministro

di Redazione

Oliviero Diliberto ROMA. “Eravamo lì a protestare a difesa dell’articolo 18 e abbiamo portato la nostra solidarietà ai lavoratori ex Ibm che ci hanno chiamato a gran voce ed esposto il dramma che stanno vivendo”.

Lo afferma Flavio Arzarello, responsabile comunicazione del Pdci e portavoce del segretario che martedì era con Oliviero Diliberto mentre è stata scattata la foto che ritrae il segretario del Pdci con una donna che indossa una t-shirt con la scritta “La Fornero al cimitero”.

“Dopo aver ascoltato le ragioni, i lavoratori hanno voluto fare una foto con Oliviero Diliberto. È evidente che non avevamo minimamente notato lo slogan sulla maglietta ed è altrettanto evidente che la battaglia contro il ministro Fornero la combattiamo sul piano politico e a viso aperto. Non vorrei, però – conclude Arzarello – che qualche messaggio sbagliato e macabro, spostasse l’attenzione dalle sacrosante ragioni dei lavoratori”. “Vorrei tranquillizzare tutti. Ieri la foto in questione, durante il presidio per l’articolo 18, è stata fatta perchè la figlia di quella lavoratrice ha dato un esame all’università con me e ha preso 30”. Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che prosegue: “È ovvio che non mi ero accorto della maglietta e me ne dispiaccio”.

“Leggo che un ex Ministro della Giustizia ha offerto il suo sorriso partecipe e compiaciuto a fotografi che registravano una manifestazione per la quale lo slogan scelto era: ‘La Fornero al cimitero’. Provo profondo disgusto e sdegno e denuncio l’irresponsabilità di simili comportamenti”, ha detto il ministro Elsa Fornero. “Leggo anche – si legge in una nota del ministro – che lo stesso ex membro del Parlamento italiano richiamava ‘norme di civiltà’ riferendosi all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Provo profondo disgusto e sdegno e denuncio l’irresponsabilità di simili comportamenti e non soltanto perché mi trovo a essere l’oggetto di questi slogan. Un Paese come l’Italia merita politici in grado di interpretare e guidare con equilibrio e senso dello Stato le istanze dei cittadini. Penso che un ex membro del Parlamento italiano non sia legittimato a parlare di “norme di civiltà” quando adotta simili comportamenti. L’ex deputato ritratto in quella fotografia di certo non era degno di nessuno dei ruoli pubblici ricoperti”.

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