AVERSA. Pediatri sotto assedio ad Aversa. Tante sono le richieste di vaccinazione contro la meningite avanzate, ogni giorno, dai genitori dei loro piccoli pazienti da quando si è diffusa la notizia di casi segnalati nel salernitano, ai quali si è poi aggiunto quello denunciato nel casertano, a San Prisco.
Non che vada meglio ai medici di famiglia nei cui studi non cè giorno che non si presentino decine di adulti preoccupati dalla possibilità di contrarre la malattia. E considerando la impossibilità pratica di reperire il vaccino, sia in farmacia che nei centri vaccinali, ormai è vera e propria psicosi meningite.
In realtà dice Giuseppe Di Maio, responsabile del centro vaccinale di viale Europa dove ogni giorno si presentano decine di cittadini per chiedere di essere sottoposti alla vaccinazione – è ingiustificata. Ad oggi nel nostro distretto sanitario e nellintera Azienda Caserta 2 non sono segnalati casi di meningite. Malattia che aggiunge – ha sì, sporadicamente, qualche presenza sul nostro territorio, ma controllabile e controllata. Di conseguenza sarebbe inutile chiedere di essere vaccinati con urgenza. Del resto, considerando la mancanza di vaccino, non sarebbe possibile accontentare le decine di cittadini che si presentano ogni giorno al centro chiedendo di essere vaccinati. Purtroppo riprende lo specialista – al momento siamo sprovvisti di vaccino, avendo inviato tutte le nostre scorte in Veneto. Ma saremo riforniti entro fine mese e sarà possibile riprendere le vaccinazioni secondo il nomale calendario, perché ribadisce – non cè allarme meningite.
In linea con quanto affermato da Di Maio è il responsabile del servizio di Epidemiologia dellAsl Ce2 Angelo DArgenzio. Ricordando che la malattia è una infiammazione della membrana che riveste il cervello, non dovuta necessariamente a infezione da meningococco, DArgenzio afferma: I dati del nostro servizio confermano una minore frequenza (rispetto a quella nazionale) della malattia nel nostro territorio. Dove, in termini numerici, lincidenza globale di meningiti da meningococco, con diagnosi accertata, si attesta, in media, intorno ai 5 casi per 1.000.000 abitanti/anno, solo due terzi dei quali ascrivibili al meningococco B o C (va detto che sono almeno 30 gli agenti che potenzialmente possono dar luogo a malattia, classificabili in eguale proporzione tra virus e batteri ndr). La frequenza della malattia continua – è costante e immodificata nellultimo triennio con 2 casi nel 2005 , 2 nel 2006 e 3 casi nel 2007. Inoltre aggiunge DArgenzio – negli ultimi tre mesi sono stati segnalati soltanto due casi isolati di meningite, nessuno ascrivibile ad infezione da meningococco. Questi dati sottolinea – confermano lassenza di qualsiasi allarme sanitario verso levenienza di epidemie. Infine è da escludere qualsiasi possibilità di diffusione di infezione proveniente dai casi registrati nel focolaio epidemico nato nei comuni veneti di Trevegnano e Vedelago, tutti dovuti a meningococco C, peraltro, attualmente sotto controllo.
Nessun allarme, dunque. Ad Aversa e nellAsl Ce2 la meningite non è un problema.