Pistoia, appalti truccati: 23 arresti

di Mena Grimaldi

 PISTOIA. Ventitrè ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dalla Questura di Pistoia, insieme a uomini della Digos di Firenze, Lucca, Prato, Pisa e Massa, nell’ambito di una indagine su appalti del Comune di Pistoia e di altri enti del territorio.

Per tutti, 11 in carcere e 12 agli arresti domiciliari, le ipotesi di reato sono associazione per delinquere, turbativa d’asta, corruzione e concussione.

Le indagini, spiega in una nota la questura, hanno inizialmente rilevato “una continua e amicale frequentazione” tra un dirigente del servizio lavori pubblici del Comune e imprenditori. Esaminando poi le determine dirigenziali del dirigente, è emerso che per “la maggior parte” i lavori edili e stradali erano stati “sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia e che essi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio”.

Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali “hanno consentito di rilevare l’esistenza di un sistema evidentemente già collaudato ed in pieno funzionamento” con “una corruzione diffusa e sistematica che piega la funzione pubblica agli interessi di alcuni privati”.

L’associazione per delinquere, secondo la questura, “coinvolgeva alcuni imprenditori e funzionari pubblici unitamente ad un altro indagato, qualificato nell’ordinanza come promotore ed organizzatore, che vantava molteplici conoscenze presso gli ambienti politici locali e regionali e presso le varie amministrazioni locali”.

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