AVERSA. Aversa e lagro aversano sono ricompresi nellelenco dei 77 comuni maggiormente colpiti dal rischio diossina.
A confermarlo, questa mattina, nel corso di Uno Mattina, lassessore regionale allagricoltura Andrea Cozzolino che, nel difendere la salubrità dei prodotti agricoli campani, anche a fronte dellormai nota emergenza rifiuti, ha ribadito che il problema sussiste solo ed esclusivamente per quanto riguarda unottantina di discariche ubicate in un elenco di 77 comuni ricompresi in quellarea di confine tra le province di Napoli e Caserta. Insomma, anche Aversa ed il suo agro sono ad alto rischio diossina. Una notizia che non è nuova ma che viene confermata pubblicamente anche dalle autorità politiche dopo che lo aveva fatto la massima autorità sanitaria mondiale, lOMS. Ma quello che più sorprende e la parte successiva delle dichiarazioni di Cozzolino che, per portare acqua al mulino delle produzioni agricole campane, in questi giorni falcidiate da una crisi di vendita senza precedenti, afferma che in questa zona non vi sono produzioni agricole, ma solo zone urbanizzate. A parte il fatto che la circostanza appare ancora più grave se al posto delle campagne vi sono milioni di persone ad essere esposte al rischio diossina e, quindi, allaltissima possibilità di essere colpiti da cancro o da malformazioni fetali, non è affatto vero che non vi siano produzioni agroalimentari in zona. Basta pensare al pomodoro, alluva da vino, al pascolo delle bufale . E vero, non bisogna creare allarmismo, ma un minimo di sicurezza in più dovrebbe essere garantito a noi già penalizzati dal viverci in un posto che, secondo autorevolissimi rapporti scientifici, ha gradi di inquinamento da diossina più alti della famigerata zona A di Seveso ai tempi dellIcmesa.