AVERSA. Mercoledì 16 si è riunita presso il Comune di Aversa lUnità di Crisi per lemergenza rifiuti, promossa dal sindaco Ciaramella, alla quale ha partecipato quale rappresentante dellOsservatorio Nino Gravino.
I risultati dellincontro sono poi stati discussi nellassemblea settimanale dellOsservatorio, che si è tenuta alle ore 19 presso lex Macello. Lassemblea ha ascoltato attentamente sia Gravino che Alessandro Gatto del Wwf e ha ritenuto di esprimere la seguente valutazione.
Si ritiene positiva e da perseguire ogni iniziativa che allarghi le possibilità di confronto tra istituzioni comunali e cittadini, per cui i rappresentanti dellOsservatorio continueranno a partecipare ai lavori; appare però improprio definire Unità di Crisi un organismo informale, privo di poteri organizzativi e in cui mancano i rappresentanti delle associazioni di produttori e del Consorzio che gestisce il ciclo dei rifiuti nella nostra città. E opportuno che liniziativa continui come tavolo di confronto tra tutte le componenti della società aversana che possono utilmente contribuire, con proposte e iniziative, ad affrontare la gravissima emergenza che stiamo vivendo. Lesistenza, pure positiva, di questa sede di confronto, non deve però assolutamente far passare in secondo piano che lAmministrazione Comunale deve prendere con la massima urgenza misure concrete ed efficaci innanzitutto per ridurre la quantità di rifiuti destinata ad ammassarsi nelle nostre strade nei prossimi giorni e in secondo luogo per recuperare quanto più possibile; in terzo luogo per attrezzarsi insieme allAsl (che tace) ad affrontare un provabilissima emergenza sanitaria. Abbiamo già detto, e ripetiamo, che queste misure, di cui abbiamo presentato un quadro nella proposta di delibera portata al Consiglio comunale aperto, non possono essere intese come una fase 2 dellemergenza, dopo la rimozione dei rifiuti. La crisi dura da circa tre mesi e nessuno è in grado di prevedere quali sarannoi tempi di risoluzione. Rinviando sine die lorganizzazione di politiche, anche semplici ed essenziali, di riduzione e recupero dei rifiuti, si sta compiendo un grave atto di irresponsabilità nei confronti della cittadinanza. Ci sono misure che possono essere adottate subito, con ordinanza sindacale, altre che vanno preparate attraverso il confronto, ma che comunque richiedono tempi brevi. In nessun caso è accettabile che si continui a rinviare ogni misura organizzativa. Non possiamo assistere passivamente a questa sorta di fatalismo che nessuna Amministrazione, responsabile della salute dei cittadini, può permettersi. Chiediamo che in tempi brevissimi il sindaco presenti al Consiglio comunale e alla città linsieme delle misure con cui intende affrontare lemergenza, la tempistica per ladozione di un piano di raccolta differenziata,il quadro degli effettivi rapporti con il consorzio Geoeco. Per quanto riguarda questultimo punto, chiediamo che si porti subito a conoscenza la cittadinanza e le associazioni impegnate sui temi ambientali dei termini contrattuali tra il Comune e la Geoeco e dei cambiamenti che si intendono apportare, come abbiamo già richiesto nel Consiglio comunale aperto, appellandoci alla legge sulla trasparenza. Non possiamo tacere che la Geoeco, con le sue inefficienze, la sua gestione clientelare del personale, la sua totale assenza di progettualità e capacità di pianificazione, è un elemento fondamentale di questa emergenza infinita. E un nodo da affrontare con decisione. Da questo punto di vista, la probabile data del 28 Gennaio per il prossimo Consiglio comunale risulta già drammaticamente tardiva a fronte delle dimensioni di un disastro che solo le basse temperature hanno mantenuto al di sotto della tragedia. E tempo di prendere decisioni immediate, trasparenti e meditate, ma immediate.