Città sommersa da 1400 tonnellate di rifiuti

di Nicola Rosselli

emergenza rifiutiAVERSA. Tutto è fermo e se De Gennaro non indica con urgenza i siti dove sversare la situazione diventerà catastrofica. Intanto, è stata un’Aversa “double face” quella che hanno vissuto gli aversani in questo ultimo week-end.

Via Roma e via Seggio, le strade dello shopping per antonomasia, erano tirate quasi a lucido. Le migliaia di aversani che l’hanno percorsa, in occasione dell’isola pedonale di sabato e ieri, potrebbero aver pensato che la situazione dei rifiuti nella città normanna si fosse finalmente normalizzata. Ma bastava percorrere pochi metri per fare bruscamente ritorno alla triste realtà. Sulla Variante si viaggia, oramai, quasi senza soluzione di continuità, dall’innesto con via Gramsci fino al confine con Teverola, tra due ali di montagne di rifiuti. E la situazione non cambia nemmeno nelle traverse laterali dove, in diversi casi, ci sono serie difficoltà per il transito degli autoveicoli. Ad Aversa sono tre giorni che non si raccoglie nemmeno un sacchetto di rifiuti, con la sola eccezione delle due strade commerciali. Si è trattato, comunque, di una quantità minima che non ha migliorato più di tanto la situazione della città. Insomma, tonnellata più tonnellata meno, nelle strade della seconda città della provincia vi sono circa 1400 tonnellate di spazzatura e si corre il rischio di assistere ad una escalation di rifiuti senza fine, tenuto conto che ogni giorno si registrerà un aumento di cento tonnellate di immondizia fino a quando qualcosa di nuovo non accadrà. “Cosa dire?. Ci stanno facendo morire poco a poco. – ha commentato il sindaco azzurro di Aversa Mimmo Ciaramella Non vediamo all’orizzonte alcuna novità positiva se non il possibile aumento della spazzatura. Ma dobbiamo essere fiduciosi ed allora credo che riusciremo a superare anche questa fase acuta”.

Relativamente alle metodologie utilizzate per superare la crisi, qualcuno, prendendo alla lettera le dichiarazioni giunte dal commissariato di governo che parlano di riapertura di tutte le discariche della regione, ha ipotizzato che potrebbe essere riaperto anche il sito temporaneo comunale dei “Cappuccini”, attivato due anni or sono, in occasione della precedente emergenza, e da tempo bonificato. Su questa ipotesi lo stesso Ciaramella ha precisato: “Non creiamo altri allarmismi inutili. Quel sito,che non era una discarica, era solo temporaneo ed una sentenza lo ha restituito ai proprietari. Oggi non ci sono nemmeno più le condizioni visto che ci sono abitazioni attigue. Siamo di fronte a fantasie senza fondamento”.

Intanto, sempre sull’argomento, la Fidapa ha organizzato per domani, alle 17.30, un interessante convegno che si terrà presso la Facoltà di Ingegneria, in via Roma 29, nell’ambito del tema: “Rispetto per l’Ambiente -Patrimonio dell’Umanità e per la Salute”. I lavori prevedono un forum-dibattito su “Emergenza Rifiuti e loro effetti devastanti-probabili strategie”. Sono previsti interventi di tre esperti di scienze e tecniche ambientali: Angelo Genovese, Mario Sorace e Claudio Testera, oltre ad Alessandro Gatto, biologo e responsabile del Wwf Campania-settore rifiuti.

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