Caso “Cani d”Oro”, Lega del Cane smentisce Nuovo Sud

di Antonio Arduino

Emma Gatto AVERSA. “Una bufala priva di fondamento. Un attacco ingiustificato all’amministrazione e all’associazionismo”. Così la Lega del Cane definisce il manifesto-denuncia di Nuovo Sud, che parla di una presunta “combine” messa in atto da sindaco e giunta.

Per Emma Gatto – componente del direttivo regionale e responsabile della sezione aversana dell’associazione più titolata a livello nazionale nel settore – sindaco e giunta sono “colpevoli” di aver affidato la gara per catturare i cani randagi morsicatori “con maggior costo e con la clamorosa esclusione. delle associazioni animalistiche”. “Le associazioni – spiega la Gatto – non sono state clamorosamente escluse, come recita il manifesto, perché la legge che regola gare per l’affidamento di servizi a privati, come quella espletata dall’amministrazione aversana, non prevede la partecipazione delle associazioni. Insomma, le associazioni non c’erano perché non dovevano esserci”. Inoltre, per l’esponente della Lega non solo la ditta vincitrice della gara sarebbe quanto di meglio c’è, nel settore, in Campania, ma garantirebbe il servizio ad un costo equo, adeguato alle limiti fissati in materia dagli organi regionali di controllo, allo stesso identico prezzo degli anni precedenti e per una medesima quantità di cani. “La ditta vincitrice – dichiara Emma Gatto – gestisce il canile ‘Fido Felix’ di Orta di Atella che è sicuramente il migliore esistente non solo nella nostra zona ma nell’intera regione, come risulta dai controlli fatti dal personale della Lega. Tant’è che, quattro anni fa, lo indicammo all’amministrazione come uno di quelli da prendere in considerazione in caso di eventuali gare”. “Di conseguenza – continua – pur non essendo stata presente ad una gara in cui la Lega non poteva essere presente per legge, l’amministrazione ha tenuto conto dei nostri suggerimenti”. “Quanto al costo, sicuramente – sottolinea la Gatto – è in linea con i parametri fissati dall’Amministrazione Regionale che ha stabilito la quota minima di spesa giornaliera necessaria a garantire la giusta assistenza agli animali. Che – ricorda – non devono essere tenuti come fossero in un lager, ma curati e accuditi rispettandone la dignità, cosa che avviene da sempre nel canile di Orta di Atella”. “Piuttosto – osserva Gatto – considerando che, da ormai quattro anni, noi della Lega ci battiamo perché Aversa abbia un canile di proprietà, mi chiedo perché chi critica oggi, mistificando i fatti, non sia intervenuto prima, invitando l’amministrazione a impegnare la somma spesa ogni anno non per affidare il servizio ma per la costruzione di un canile comunale tutto suo. Cosa che – conclude – avrebbe permesso economia di gestione e creato posti di lavoro”.

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