Pdl, Alemanno: “Dopo l’azzeramento via alle primarie”

di Redazione

Gianni Alemanno ROMA. “Da Berlusconi sono arrivati segnali chiari”. Torna a parlare di “azzeramento” del Pdl il sindaco di Roma Gianni Alemanno e poi di primarie.

“Ho dato l’esempio perché nonostante sia sindaco uscente a Roma, ho chiesto le primarie – spiega Alemanno – e per Roma le abbiamo indetto per il 23 gennaio. Stesso discorso si farà per scegliere il nuovo candidato del centrodestra alla Regione Lazio. Così va fatto dappertutto e credo che tutto questo si possa fare nel giro di due mesi”.

“Mi auguro che il Pdl tutto insieme affronti l’azzeramento e la rifondazione, ma se tutto questo non dovesse realizzarsi in modo serio il partito potrebbe scomporsi”, ha detto Alemanno in un’intervista a “La Repubblica”, chiarendo che resta in campo per il bis al Campidoglio: “Io qui sono e qui rimango”, non sono “un candidato ‘trasportabile’. La mia sfida per Roma è carne e sangue, non può essere un gioco di palazzo”.

I partiti, oggi, evidenzia il primo cittadino capitolino, “hanno grossi problemi. A Roma, ad esempio, il mio gradimento personale è molto al di sopra di quello del Pdl e questo mi spinge a dire che alle prossime elezioni io debba tentare una carta che dia il massimo di visibilità a una componente civica. Su Roma sarebbe sbagliato andare al voto con una lista targata Pdl. E questo va visto anche in un’ottica nazionale”. Nel Pdl, sottolinea Alemanno, “siamo a una svolta: l’ideale è creare un nuovo soggetto politico, ma l’importante è che non sia un lifting”.

Alemanno parla anche della candidatura di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio: “La partita ora è completamente aperta. Adesso credo che le possibilità di vittoria siano aumentate. Ho chiamato Zingaretti e gli ho detto: a Nicò se mi lasci solo al Comune allora vinco per abbandono…”.

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