TERAMO. Quello di venerdì è per Salvatore Parolisi sicuramente il giorno più lungo della sua vita. E attesa per il pomeriggio, infatti, la sentenza.
Fin dalle prime ore del mattino numerosi giornalisti e curiosi hanno affollato la parte esterna del tribunale. Riprende stamane davanti ai giudici del tribunale di Teramoil processo a carico di del caporal maggiore dell’esercito accusato di aver ucciso a coltellate, il 18 aprile dello scorso anno, la moglie Melania Rea.
Dinanzi al giudice Marina Tommolini si alterneranno questa mattina le arringhe difensive e le eventuali contro repliche. Poi inizierà la camera di consiglio. I pm Greta Aloisi e Davide Rosati hanno chiesto l’ergastolo senza attenuanti per Parolisi.
Una richiesta che ha “turbato” il caporalmaggiore.Per l’accusa non ci sono dubbi: è il responsabile unico dell’omicidio della moglie Melania Rea.
L’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, ha anche già formulato le richieste di risarcimento per i familiari di Melania: 2,5 milioni di euro per la piccola Vittoria, la figlia di Melania e Salvatore, 1,6 milioni di euro per i genitori della vittima, Gennaro Rea e Vittoria Garofalo, 250mila euro per il fratello Michele Rea, 100mila per altri familiari. “Ma tutti destinerebbero ogni somma alla bambina”, ha spiegato.