Crisi maggioranza, Ciaramella alla resa dei conti

di Nicola Rosselli

CiaramellaAVERSA. Ciaramella, stretto e costretto, si avvia alla resa dei conti. L’Udc aveva dato l’ultimatum: il sindaco deve porsi come mediatore in questa situazione di stallo amministrativo che non fa bene a nessuno.

Ed ieri mattina il sindaco di Aversa ha annunciato ufficialmente “in riferimento alle ultime vicende politiche, di iniziare subito le consultazioni bilaterali con le singole forze politiche della coalizione che lo ha sostenuto alle ultime amministrative”. Il primo cittadino, “tallonato” soprattutto dal suo stesso partito, Forza Italia, e dall’Udc, ha anche reso noto il calendario delle consultazioni: “Oggi, mercoledì 23 gennaio, – si legge in una scarna nota ufficiale – il sindaco, con inizio alle ore 16,30 e a seguire, incontrerà i responsabili politici e i capigruppo consiliari rispettivamente del Nuovo Psi, dei Popolari Normanni, dell’Udc e di An. Domani, giovedì 24 gennaio, sarà la volta, invece, rispettivamente del Gruppo della Libertà e di Forza Italia”. “L’obiettivo – conclude la nota – è quello di arrivare ad un chiarimento complessivo della situazione politica al fine di rilanciare l’attività amministrativa e programmatica della maggioranza di governo”. Fin qui l’ufficialità. Tra le righe si vede l’accelerata impressa alla situazione da due episodi che, evidentemente, hanno costretto il sindaco a rivedere quell’atteggiamento di continuo temporeggiare nell’inizio delle consultazioni (sempre annunziate e mai avviate) “perché sono assorbito totalmente dalla vicenda dell’emergenza rifiuti”. Da un lato l’Udc (sdegnata per quanto aveva fatto An, responsabile di aver accolto un ex consigliere comunale del partito di Casini) che chiedeva un chiarimento programmatico immediato; dall’altro la decisione dell’assessore Nicola Palmieri (legato alla lista Popolari Normanni, con il fratello Fiore unico consigliere comunale) di rimettere polemicamente la delega all’igiene e tenere quella all’ambiente, come se le due cose potessero essere considerate ognuna a sé stante. A questo punto Ciaramella ha convocato per le 12 di ieri tutti gli assessori. Pare fosse intenzionato a chiedere le dimissioni di tutti i componenti dell’esecutivo per “poter avere le mani libere nelle consultazioni”. Ma, alla fine, si è limitato ad annunziare l’inizio delle consultazioni, impegnandosi a portarle a termine entro quarantotto ore. Fatica improba quella che attende il “Mimmo cittadino” che dovrà conciliare tre diverse posizioni espresse in questi mesi di crisi (in pratica da giugno scorso, già all’indomani della formazione della giunta) dalle forze che compongono la maggioranza di centrodestra. Forza Italia ha fatto dimettere i suoi due assessori e ha chiesto l’azzeramento della giunta dove, di fatto, non vuole gli assessori Antonio Di Santo (del Gruppo della Libertà) e Rino Rotunno (in quota sindaco). Da parte loro, gli appartenenti all’Udc chiedono un confronto dal quale scaturisca un programma di bisogni per la città da soddisfare, con o senza azzeramento. Assolutamente contro l’azzeramento, infine, An, Gruppo delle Libertà e Popolari Normanni che affermano “iniziamo a lavorare, dopo esprimiamo giudizi”.

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