AVERSA. Si sono susseguite fino a tarda notte le consultazioni politiche che il sindaco Ciaramella sta tenendo con le forze che sostengono la maggioranza.
Se di crisi si può parlare questa è senza dubbio causata dalla richiesta di Forza Italia di un chiarimento politico, di un rilancio dellazione amministrativa, anche se da questo dovesse derivare un azzeramento totale dellattuale giunta. Posizione sposata dallUdc, dal Gruppo della Libertà, da Aversa Popolare, dai Popolari Normanni e da Alleanza Nazionale. Ma proprio questi ultimi, aumentati di numero in maniera esponenziale (con le new entry Abate e Capasso), potrebbero volere più di tutti lazzeramento e la rivisita della giunta con unaggiunta proporzionata alla nuova quota di An in Assise. Ma non dimentichiamo gli esponenti del partito del Cavaliere: alla chiamata di Ciaramella ieri hanno risposto il capogruppo Antonio De Michele e Raimondo Ciriello, questultimo che ha sostituito nelloccasione nientemeno che Nicola Golia (ufficialmente indisposto), segretario cittadino di Forza Italia. Voci vicine allentourage forzista individuano proprio in Ciriello il prossimo segretario forzista anche se lo stesso ha più volte smentito la notizia, precisando: Non succederò mai a Nicola Golia. Resto a disposizione del partito per ogni circostanza di fatto. Ma analizzando il quadro politico attuale potrebbe emergere un altro movimento. La caduta del governo Prodi, potrebbe portare il Presidente della Repubblica Napolitano a creare un governo tecnico che conduca allapprovazione della nuova legge elettorale, ma potrebbe anche mandare tutti alle urne ad aprile. Ebbene, il sindaco Ciaramella potrebbe essere interessato ad uno scranno a Montecitorio, per cui, se si votasse subito, la crisi cittadina potrebbe essere risolta in maniera semplice: le dimissioni del sindaco. Ma Forza Italia sarebbe disponibile a sorreggere una sua candidatura? Attualmente no, sempre che non ci si accordi sul nome del nuovo sindaco, o che il Ciaramellone cittadino non decida di buttarsi tra le braccia accoglienti del partito di Fini o nel sempreverde centro di Casini, o ancora, sorprendendo tutti, che la fascia tricolore non decida di candidarsi con la sinistra del Pd. Fantapolitica? Forse neanche troppo fanta .