TERAMO. Molti sono ancora i misteri che ruotano intorno allomicidio di Melania Rea, la giovane donna trovata morta nel bosco delle casermette il 18 aprile del 2011.
Ad aggiungere ulteriori elementi che potrebbero giocare a favore di Salvatore Parolisi, il marito di Melania condannato allergastolo per lomicidio della donna, è la geologa forense Eva Sacchi.
La geologa, che ha datato anche la morte di Elisa Claps, incaricata dalla Procura di Teramo di analizzare i residui di terreno sugli abiti e sulle scarpe di Melania Rea, ha fornita una nuova relazione che da almeno quattro tracce che portano a pensare che sulla scena del crimini, al momento dellomicidio, ci fosse una donna.
A rivelarlo, in esclusiva, sarà il settimanale Oggi, in edicola mercoledì. La geologa tra i reperti ha trovato un brillantino e una perlina usate per decorare le calzature, che non appartenevano alla vittima.
Potrebbero essere di qualcunolegato al fatto delittuoso, ha scritto la specialista, aggiungendo che è molto improbabile fossero incastrati fra i solchi della suola perché erano puliti e non sporchi di terriccio e che invece è più probabile fossero all’interno della calzatura o incastrati nell’allacciatura della scarpa.
Lipotesi della presenza di una donna sul luogo del delitto, era stata già presa in considerazione in passato quando furono trovati un capello castano lungo 22 centimetri, non di Melania, e limpronta di una scarpa di piccole dimensioni.