FIRENZE. Allindomani delle votazioni alle primarie, Matteo Renzi, finito al ballottaggio con Pieluigi Bersani, chiede che sia fatta chiarezza sul risultato dello spoglio.
Intanto chiama a sé i suoi sostenitori affinché possa uscire vittorioso almeno dal ballottaggio fissato per il prossimo fine settimana. Innanzitutto grazie. Sono felice, emozionato e responsabilizzato dal vostro affetto. I dati ufficiali ancora non ci sono: abbiamo chiesto che siano messi online tutti i verbali (non i dati delle segreterie provinciali, ma i verbali)”, ha spiegato il sindaco di Firenze su Facebook.
A oggi la somma dei dati dei nostri rappresentanti di lista ci consegna un dato che sfiora il 39%. Tre punti in più o in meno non sposta il senso di ciò che è accaduto, ma ègiusto fare chiarezza: ogni voto conta, ha sottolineato Renzi. La certezza è che domenica c’è il ballottaggio e lì ripartiamo zero a zero. Sarà bello provarci, con lo stile che abbiamo usato in queste settimane, quello del sorriso e del rispetto. Se vinciamo domenica cambia l’Italia, pensatevi. Anche per questo chi vuole darci una mano, si faccia vivo. Adesso. L’email e’ ballottaggio@matteorenzi.it Il cambiamento non e’ mai stato cosi’ vicino. Che dite, ci proviamo?,ha chiesto ancora il primo cittadino fiorentino.
Nonostante la vena polemica che anima Renzi, il candidato del Pd si dice allo stesso modo soddisfatto e contento del risultato ottenuto perché si tratta di un risultato conquistato contro tutto lo stato dirigente del Pd e anche contro la Cgil. E ai microfoni di Mattino Cinque dice: Sono molto contento dei risultati, sono particolarmente contento dell’atteggiamento e del clima anche da parte dei nostri. A chi gli chiede se il suo sia stato un voto di centro destra, Renzi risponde: Dobbiamo stare attenti alle semplificazioni ideologiche, per tre mesi mi hanno detto che io ero lo schiavo del potere di destra e poi si è visto che le regioni in cui siamo andati meglio sono le regioni rosse. Tuttavia continuo a dire che bisogna parlare ai delusi del centro destra, dobbiamo continuare a convincerli, a coinvolgerli. Hanno avuto il fallimento del governo Berlusconi e adesso possono essere coinvolti da noi. Però i dati sono tutti da leggere: ci sono dati nel sud in cui prendiamo delle sonore scoppole, ci sono dati nel nord in cui le cose invece vanno molto bene. Non è vero che non sfondiamo nel nord est perché vinciamo bene a Vicenza e perdiamo nettamente in Calabria. Dopo di che, in Toscana e Umbria il dato e’ sorprendente.
E per fugare ogni tipo d dubbio sulla polemica voto, Renzi propone che Nico Stumpo pubblichi online sul sito tutti i verbali dei novemila seggi. Aggregare i dati su base provinciale come ha fatto Nico Stumpo – ha aggiunto – è molto discutibile. A solo titolo di esempio, dove evidentemente qualcosa non torna, citiamo i casi di Asti, Bolzano e Belluno. Danti ha spiegato che mentre Stumpo oggi dice che i punti di distacco sono 9, i dati acquisiti dai nostri rappresentanti di lista, ancorchè provvisori, ci consegnano un dato diverso: 43,4 contro 38,8. Secondo l’esponente renziano essere a meno 5 o meno 9 da Bersani non cambia niente, ma per rispetto di chi ha fatto ore di coda è giusto dare i dati veri e chiari.
Con tutto il rispetto per Nichi, ci siamo messaggiati anche ieri sera, e non è in dubbio il fatto che scelga Bersani. D’altra parte questa è una campagna in cui tutti stanno entrando in maniera molto decisa: la Cgil ieri ha visto la sua segreteria generale intervenire a urne aperte, sul servizio pubblico, per dire ‘tutti tranne Renzi’. Insomma sono questioni che fanno pensare. Ma ci sono persone della Cgil che votano per noi perche’ non ne puo’ piu’ di un sistema basato sempre sul solito modo di ragionare”, ha aggiunto ancora Renzi.
Il riconoscimento più bello, però, è un altro: Quello che mi fa piacere e’ che dicevano che la Toscana e Firenze ci avrebbero respinto e invece i dati dicono che la gente ha apprezzato il lavoro di questi tre anni in un modo che sinceramente mi commuove. Intanto Nichi Vendola ha già fatto sapere che non appoggera’ Matteo Renzi. Nessuno poteva aspettarsi un endorsement per il sindaco di Firenze, a cominciare dallo stesso Renzi – ha chiarito il leader di Sel aggiungendo che – da Bersani attendiamo profumo di sinistra.
Pier Luigi Bersani, su un eventuale patto con Nichi Vendola in vista del ballottaggio per il centrosinistra, afferma: Non stiamo aprendo tavoli o tavolini ma chiarisce che con Sel ci sono evidenti punti di assonanza e convergenza come la centralità del lavoro e la precarietà. Poi, su Matteo Renzi, ha sempre il difettuccio di dire ‘noi e loro’, ma noi siamo tutti noi, loro è Berlusconi. Non c’è bisogno di fuoco amico, l’avversario è la destra.