ROMA. Il regista Carlo Verdone respinto alle votazione per le primarie del Pd senza alcuna motivazione.
Da sempre elettore di centrosinistra, lattore si è visto rifiutato una volta recatosi presso i seggi del Partito Democratico e per giunta senza plausibili motivazioni. Verdone si è visto rifiutare la sua motivazione per non aver votato al primo turno dal seggio di via dei Giubbonari, a due passi da Campo de’ Fiori.
Mi sono fatto male in moto. – racconta il regista – Ma non hanno accettato la motivazione. Ero andato pure due volte sabato – dice il regista – portando le giustificazioni necessarie, vale a dire un certificato medico. Con sé aveva anche la carta d’imbarco per Madrid, dove da mercoledì a venerdì presentava Posti in piedi in Paradiso, e che certifica quindi l’impossibilità a registrarsi, giovedì o venerdì secondo il regolamento, come neo-elettore delle primarie al ballottaggio.
Non sono un furbastro dell’ultimo minuto -si sfoga il regista- questo modo di fare non mi piace. Come se dicessero: è una cosa nostra. Mi sento dispiaciuto, anzi arrabbiato. Defraudato di un diritto, come cittadino. Non saprei dire – conclude – se voterò ancora Pd. Al momento dal partito però non arriva nessuno commento né chiarificazione in merito alla vicenda.