ROMA. La restituzione di parte del bottino sottratto ai conti del Pdl alla Regione in cambio di uno sconto di pena.
E questa la proposta del Batman di Anagni, al secolo Franco Fiorito, avanzata alla procura attraverso i suoi legali, Carlo Taormina e Enrico Pavia.
Secondo gli accertamenti del Nucleo valutario della Guardia di Finanza, al netto di quanto sequestrato sui conti italiani e spagnoli aperti, si tratta di un bottino di quasi 700mila euro dei 1,3 milioni sottratti ai fondi del partito. Per il peculato, che ha portato in carcere Fiorito lo scorso 2 ottobre, il codice prevede da tre a dieci anni di reclusione e sarà processatocon giudizio immediato il prossimo 19 marzo.
Una circostanza che dà all’imputato la possibilità di accedere al rito abbreviato, ossia a uno sconto di pena di un terzo in automatico.I legali puntano sulle attenuanti generiche e su uneventuale riduzione per la collaborazione.
Ed è a sostegno di questa che Fiorito porterebbe la restituzione di tutta o parte di quella somma che ancora oggi sfugge alle ricerche. Laltra strada, per un eventuale sconto di pena, sarebbe quella del patteggiamento.