“Scelta civica” per Monti: tre liste alla Camera, unica al Senato

di Redazione

 ROMA. Lista unica al Senato, tre liste alla Camera. Ecco la formula scelta dal premier uscente Mario Monti per la corsa alla rielezione. In una conferenza stampa all’Hotel Plaza di Roma ha presentato alla stampa i simboli e anticipato i criteri per le candidature.

A Montecitorio il professore sarà sostenuto da una lista dell’Udc che fa riferimento a Casini, un’altra di Futuro e Libertà collegata a Fini e da una terza composta da esponenti della società civile (“non saranno parlamentari” ha spiegato Monti).

Il simbolo con un tricolore al l’interno ha come slogan: “Scelta civica con Monti per l’Italia” per la Camera, mentre al Senato ci sarà un logo uguale ma senza la dicitura “Scelta Civica”. Entro tre giorni si sapranno i criteri per chi vorrà candidarsi, ma Monti anticipa regole severe “ancora di più di quelli vigenti con riferimento a processi in corso su conflitto di interessi, sull’antimafia e sui limiti legati ad attività parlamentari pregresse di un massimo di due deroghe per lista”.

L’ex presidente del Consiglio ha comunque precisato di non essere candidato alle elezioni, perché è e resterà a senatore a vita. Replicando alle accuse di Silvio Berlusconi che lo aveva invitato a lasciare la carica onoraria: “No, non lo prendo in considerazione. Non vedo i motivi e non lo prendo in considerazione”, ha risposto piccato chiedendo alla Gruber, mentre era ospite di Otto e Mezzo venerdì sera dopo la conferenza stampa, se davvero il Cavaliere avesse fatto questa richiesta.

E lo indirettamente attaccato ricordando di “sorridere poco rispetto ad altri, che invece hanno contribuito a far andare male l’Italia”. L’ex presidente della Bocconi ha indicato che il suo obiettivo è un Monti-bis, di fatto smentendo l’ipotesi di un eventuale carica di ministro dell’Economia in un governo di centro-sinistra.

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