KOCHI. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati accolti sabato mattina al loro arrivo a Kochi con collane di fiori e un coro di approvazione da parte della stampa.
LItalia ha mantenuto la sua promessa e lIndia ha apprezzato. Da stasera i due marò sono di nuovo in regime di libertà vigilata dietro cauzione a Kochi, cittadina portuale del Kerala in attesa del verdetto chiave della Corte Suprema di New Delhi sulla giurisdizione.
I due marò sono stati accompagnati durante il viaggio dal console generale di Mumbai, Giampaolo Cutillo, a cui è toccato il compito di fare da portavoce a un nutrito gruppo di giornalisti e televisioni. Sorridenti, i due marò hanno salutato la folla di fotografi e cameraman, ma come sempre non hanno parlato davanti ai microfoni.
Latorre ha sollevato il pollice per dire tutto bene, mentre era dentro l’auto con Girone in attesa che il team italiano caricasse i bagagli. Abbiamo onorato la nostra promessa sono state le prime parole di Cutillo riprese poi ampiamente dai media indiani.I giudici, competenti per il processo di primo grado sospeso in attesa del giudizio della Corte Suprema, hanno svincolato la cauzione di 60 milioni di rupie (pari a 826 mila euro) depositata come pegno.
Tutto è filato liscio e tutte le procedure previste sono state completate ha detto l’avvocato Thomas James, uno dei legali degli italiani. Al ritorno in albergo, quando ormai era buio, i marò, apparsi un po tesi dopo la lunga giornata, sono stati accolti con collane di fiori secondo la tradizione indiana del benvenuto e da calorosi abbracci da parte del personale.
Il loro puntuale ritorno, dopo che parte della stampa indiana aveva dubitato sul rientro, ha suscitato un coro di approvazione e anche di simpatia in Kerala.