MILANO. La Guardia di Finanza ha perquisito martedì sera, su ordine del pm di Milano Maurizio Ascione, alcuni uffici nelle sedi di Milano e Torino della Lega Nord.
La Procura di Milano ipotizza, nell’ambito dell’indagine sulle quote latte, che siano state versate tangenti a funzionari pubblici e a politici per interventi legislativi a favore degli agricoltori per ritardare il pagamento sulle quote latte da versare alla Ue.
Contestualmente alle perquisizioni nelle sedi, il pm Maurizio Ascione ha ascoltato come persone informate sui fatti, martedì sera, la segretaria amministrativa della sede milanese di via Bellerio, Daniela Cantamessa, e la segretaria della sede torinese, Loredana Zola.
Perquisite anche le abitazioni delle due donne. Nelle settimane scorse, il pm di Milano ha sentito anche Renzo Bossi nell’ambito dell’inchiesta sulle quote latte.Il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, era presente alla perquisizione. Con lui Umberto Bossi, Roberto Cota e Roberto Calderoli.
Maroni ha esposto mercoledì mattina la posizione del partito. La Lega non c’entra nulla, l’inchiesta riguarda una società che non c’entra niente con la Lega.
La Guardia di Finanza ha sequestrato materiale cartaceo e informatico. L’inchiesta sulle quote latte è partita, nei mesi scorsi, dal crac della cooperativa La Lombarda, travolta da un buco di 80 milioni.