BOLOGNA. La Fiat Punto in retromarcia che si schianta contro un muro. Lui che esce, capisce di aver appena investito un uomo, fa come per tornare verso la vittima , ma poi si mette le mani nei capelli e fugge a tutta velocità.
La scena è stata ripresa dalle telecamere di una ditta adiacente all’officina di Bologna, dove giovedì Quinto Orsi, il padre del titolare, è stato ucciso dall’uomo che stava tentando di rubare l’auto.
Grazie ai fotogrammi e alle descrizioni dei testimoni gli investigatori hanno incastrato l’omicida, Sonic Halilovic, che venerdì sera, ormai braccato, ha infine deciso di consegnarsi alla squadra mobile della polizia. Gli agenti hanno “raccolto” il diciannovenne – di origini bosniache ma nato in città da una conosciuta famiglia di etnia rom – in via Larga, nella periferia, quindi lo hanno portato in questura per interrogarlo.
Nell’ultimo periodo la sua “residenza” risultava essere un camper in via Martelli. Ha diversi precedenti, condanne per furti quando era minorenne e, alle spalle, anche un’evasione da una comunità. Secondo quanto ha ricostruito la polizia, ieri stava progettando di fuggire all’estero, forse per rifugiarsi in Spagna dove c’è un ramo della famiglia.
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