I maro’ tornano in Italia per votare: polemica su accoglienza di Monti

di Redazione

 ROMA. Massimilano Latorre e Salvatore Girone, i due marò detenuti in India da oltre un anno per l’incidente in mare in cui morirono due pescatori indiani, sono tornati in Italia dopo che la Corte suprema di New Delhi ha concesso un permesso di quattro settimane per votare alle elezioni.

L’aereo è atterrato alle 12.04 di sabato all’aeroporto di Fiumicino. Ad accoglierli c’erano il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro della Difesa Giampaolo di Paola, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Binelli e il Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi. “Siamo felici di essere ritornati in patria. Vogliamo goderci un po’ di tranquillità”, ha detto Latorre, mentre Girone ha concluso dicendo che “ogni minuto qui con voiè un minuto perso con i nostri familiari”. I fucilieri di Marina hanno rivolto un ringraziamento “al governo e ai ministri della Difesa e degli Esteri”.

Ma il ritorno provvisorio in patria di due marinai scatena una polemica politica, soprattutto per il fatto che Monti, candidato premier, abbia accolto i militari nella giornata di silenzio elettorale. Il primo ad attaccare è Ignazio La Russa, fondatore del movimento” Fratelli d’Italia”: “Apprendiamo che il presidente Monti, che ha gioito per la concessione ai marò di un semplice permesso dopo che per mesi e mesi non ha considerato come priorità assoluta la loro vicenda, oggi alla vigilia delle elezioni sarà in aeroporto a farsi fotografare al loro arrivo”. Per il leader de La Destra, Francesco Storace, “è penoso che Monti vada ad accogliere proprio oggi i due marò che tornano per votare. Non ha mosso un dito per loro e adesso ci specula su”.

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