Papa Benedetto XVI lascia il Vaticano, cardinali e folla in lacrime

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Grazie per la vostra amicizia e il nostro affetto. Voi sapete che io non sono più Pontefice, sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra”.

Sono le ultime parole pubbliche commosse di Benedetto XVI arrivato nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Un messaggio brevissimo rivolto ai fedeli raccolti sotto il palazzo. “Vorrei ancora con il mio cuore lavorare per il bene comune della chiesa e della comunità. E mi sento molto appoggiato dalla vostra amicizia. Grazie vi porto con tutto il cuore la mia benedizione”, ha concluso.

L’elicottero con a bordo il Pontefice si era alzato in volo dal vaticano, in quel preciso momento, a Castel Gandolfo sono suonate le campane per segnalare ai fedeli che Papa Benedetto XVI era partito. Una folla immensa ha accompagnato Benedetto XVI nel suo ultimo giorno da Papa. Una folla commossa si a piazza San Pietro che a Castel Gandolfo.

L’ultima giornata in Vaticano di Josef Ratzinger era iniziata in mattinata nella Santa Romana Chiesa con l’incontro con i cardinali: “La vostra vicinanza e il vostro consiglio mi sono stati di grande aiuto, grazie. Anche in momenti in cui qualche nuvola ha oscurato il cielo, abbiamo cercato di servire… abbiamo donato speranza”. Ai porporati si è appellato affinché “il collegio dei cardinali sia come un’orchestra in cui le diversità” possano portare ad “una concorde armonia”.

E poi ha detto: “Continuerò ad esservi vicino nella preghiera, specialmente nei prossimi giorni. Tra di voi c’è anche il futuro Papa al quale oggi prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza”. Dalle ore 20 di giovedì 28 febbraio, Ratzinger vestirà la talare semplice bianca senza mantellina, mentre l’anello piscatorio e il suggello verranno segnati: “Non è che debbano venire distrutti in modo che non ne rimanga nemmeno un pezzo, basta che non siano più integri e cioè siano resi inservibili”, precisa il Vaticano.

I documenti personali del Pontefice lo seguiranno nella residenza estiva e il resto delle carte andrà negli archivi vaticani.

Gli unici segni esteriori della fine del Pontificato saranno alle 17.50 la chiusura del portone del palazzo di Castel Gandolfo, con le guardie svizzere che lasceranno il loro servizio e torneranno in Vaticano (la responsabilità della sicurezza di Ratzinger passa alla gendarmeria della Santa Sede) e, alle 20, la chiusura degli appartamenti papali: verranno sigillati, dal momento che Ratzinger non è più Papa, e nessuno potrà accedervi fino all’arrivo del nuovo Pontefice.

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