Roma, Ignazio Marino vince le primarie del centrosinistra

di Redazione

Ignazio Marino ROMA. Ignazio Marino è il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. Il chirurgo ha avuto la meglio sugli altri 5 sfidanti: Gemma Azuni, Mattia Di Tommaso, Paolo Gentiloni, Patrizia Prestipino e David Sassoli.

Quest’ultimo candidato, scelto dalla segreteria del partito ed arrivato secondo, è stato il primo a congratularsi con Marino per la sua vittoria: “Adesso dobbiamo vincere la battaglia per il Campidoglio”. I risultati hanno confermato la tendenza emersa dagli exit poll di Tecné, diffusi da SkyTg24, che avevano subito dato Marino in netto vantaggio.

Via Twitter Marino ha ricevuto il plauso del segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Su Facebook arrivano anche i complimenti del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Daje Ignazio! Ora tutti insieme e uniti per sostenere Marino, che può davvero cambiare Roma in meglio”.

Tocca a Marino, dunque, sfidare l’attuale primo cittadino Gianni Alemanno, l’avvocato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito, l’imprenditore Alfio Marchini e l’indipendente di sinistra Sandro Medici.

“Grazie a tutti i romani che hanno trasformato questo esperimento di democrazia in una grande gioia. Ora dobbiamo liberare il Campidoglio da una politica oscura. Noi cambieremo tutto”, ha detto il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Ignazio Marino, non appena arrivato nel suo comitato elettorale a San Lorenzo per festeggiare la vittoria. “E’ una giornata bellissima – ha aggiunto – ed abbiamo ottenuto un risultato straordinario”. Il candidato sindaco del centrosinistra ha spiegato che “questo un momento di grande gioia e festa”, annunciando poi che “in Campidoglio cambieremo tutto”.

L’affluenza nei 223 seggi allestiti per le primarie del centrosinistra, come fa sapere il comitato ‘Roma bene Comune’, è stata tra i 100mila e i 102mila. A turbare l’andamento della domenica ‘elettorale’ sono stati i sospetti di scorrettezze e di voti comprati. Un componente della direzione del Pd Lazio, Cristiana Alicata, denuncia su Facebook le “solite incredibili file di rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica”. Si tratta di “voti comprati” afferma con certezza.

A Tor Bella Monaca, la polizia è intervenuta dopo una violenta lite tra esponenti del Pd, nata perché alcuni testimoni sostenevano di aver visto fuori dal seggio immigrati ‘ricevere dei soldi’. Ma dal partito romano frenano: “Se le primarie sono aperte agli immigrati, loro votano. Al momento non ci è pervenuta nessuna denuncia”.

Il vicepresidente del consiglio del VI Municipio, Fabrizio Cremonesi, denuncia però che “la presenza massiccia di comunità straniere al voto induce a pensare che ci sia un semi-falsamento nell’esito delle primarie”. “Ci sono stati anche fatti pesanti di intimidazione e addirittura aggressione verbale se non fisica nel seggio di Tor Bella Monaca – aggiunge – dove la segretaria del circolo aveva impedito il voto ad alcuni immigrati non in possesso dei requisiti”.

La questione prende piede sui social network e attraverso dichiarazioni stampa ma nei prossimi giorni rischia di finire in una battaglia di carte bollate. Soprattutto perché non è l’unica nube nel cielo delle primarie: una dei sei candidati, Gemma Azuni (Sel), annuncia: “Ci hanno segnalato numerosissime irregolarità come la presenza di materiale elettorale di altri candidati all’interno di alcuni seggi. Le verificheremo e vedremo se ci sono i presupposti per fare ricorso”.

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