25 aprile, Boldrini: “Non è mai esistito un fascismo buono”

di Mena Grimaldi

 MILANO. “Non è mai esistito un fascismo buono, bisogna dirlo con forza”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, si è schierata contro quei luoghi comuni che a suo giudizio “continuano a scorrere come veleno nella società”, riferendosi a qualche affermazione sul “fascismo buono” di qualche grillino.

Tanti gli applausi che hanno accolto la Boldrini a Milano, in piazza Duomo, mentre canta “Bella Ciao” con un gruppo di ex partigiani. Dito puntato contro chi è convinto che “ci sarebbero delle differenze tra un fascismo buono e uno cattivo. Il fascismo buono – ha spiegato la presidente della Camera durante il suo intervento – sarebbe il fascismo con senso dello Stato e intriso di valori della patria e della famiglia, mentre il fascismo cattivo sarebbe quello dell’alleanza con Hitler e dell’entrata dell’Italia in guerra”.

Per la Boldrini “queste sono idee completamente sbagliate anche se purtroppo queste opinioni hanno fatto breccia nella società”. Ma, ha insistito “il fascismo è stato un regime illegittimo. Ce ne siamo liberati con il 25 Aprile e con la Costituzione del 1948”. Dalla terza carica dello Stato, infine, una riflessione sulla condizione delle fasce più disagiate e sui rischi di un nuovo fascismo: “Il germe dell’autoritarismo è sempre pronto a diffondersi, specie in una fase di crisi economica. Non dobbiamo dimenticarci che il fascismo ha preso piede grazie alla disoccupazione di massa”.

E poi: “l 25 Aprile è una festa che dovrebbe stare a cuore a tutte le donne italiane, perchè con la liberazione del Paese dal nazifascismo e con il conseguente avvento della democrazia ci siamo anche liberati di una concezione della virilità e del maschilismo, dalla concezione della donna come madre-sposa e dalla sua esclusione dalla vita politica, sociale e lavorativa”, ha evidenziato la presidente della Camera. “Guai a considerare i valori sanciti dalla Costituzione acquisiti una volta per tutte”.

E’ il monito lanciato dalla presidente dalla Boldrini. “Sono continuamente minacciati da gruppi neofascisti che, purtroppo, pullulano sui siti interne”. “Questo, in un Paese civile, non è tollerabile. Parliamo ai nostri ragazzi – ha esortato – non lasciamoli diventare preda di questa sottocultura. La democrazia ha bisogno costantemente di essere difesa”.

In piazza a Milano ha sfilato anche l’ironia dei giovani del Pd che portano ‘in processione’ un giaguaro di peluche. Con la Boldrini, anche Nichi Vendola e il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia. Applaudito anche il leader di Sel, Vendola: “Il 25 Aprile è una bussola – dice – una legittimazione dell’Italia repubblicana”.

E in risposta a Beppe Grillo che aveva celebrato il funerale del 25 Aprile aggiunge: “Ogni giorno annuncia la morte di qualcuno o di qualcosa. Non so se gli giova questo ruolo di becchino planetario”.

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