Femminicidio: un braccialetto elettronico contro gli stalker

di Mena Grimaldi

 ROMA. Misure allo studio del governo per fermare le aggressioni di donne e così affrontare l’emergenza del femminicidio.

Un dispositivo elettronico per tenere sotto controllo lo stalker sottoposto a provvedimento interdittivo. E così evitare che possa nuovamente avvicinarsi alla propria vittima.Ma non solo: proteggere chi ha già presentato denuncia e prevedere interventi per aiutare chi non ha il coraggio di uscire allo scoperto e ha bisogno di assistenza.

Ad annunciarlo è stata il ministro Anna Maria Cancellieri. “Parliamo di “braccialetto” per semplificare e dare l’idea di quello che dovrebbe essere lo strumento da utilizzare. Abbiamo la necessità di impedire a chi ha già mostrato comportamenti aggressivi di poter colpire e questa potrebbe essere una soluzione efficace”.

L’idea della Cancellieri è anche quello di creare un pool di magistrati specializzati all’interno delle procure.

“Non dovrà mai più accadere che una persona indagata per reati così gravi possa tornare libera”, ha specificato. Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto 5 donne uccise in pochi giorni, anche Angelino Alfano aveva annunciato la discussione al prossimo consiglio dei ministri sottolineando la necessità di “trovare tutti i soldi che servono perché non può essere un limite di spesa o un vincolo di bilancio che possa fermare un governo che vuole difendere le donne”.

Tra le misure allo studio di Cancellieri e Alfano c’è anche una modifica alla legge per prevedere l’arresto obbligatorio anche quando non viene presentata una denuncia da parte della vittima.

In questo caso, sarà sufficiente la segnalazione dei familiari oppure un referto medico per far scattare l’inchiesta e le eventuali misure interdittive per l’indagato.

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Redazione
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